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COSENZA AL VOTO | Guccione e Oliverio progettano "la città unica"

COSENZA Quella che era la grande alleanza cresciuta attorno a Presta e poi passata a sostenere Guccione deve recuperare il tempo perduto e lo fa cercando la prova muscolare, con un incontro che per…

Pubblicato il: 09/05/2016 – 19:27
COSENZA AL VOTO | Guccione e Oliverio progettano "la città unica"

COSENZA Quella che era la grande alleanza cresciuta attorno a Presta e poi passata a sostenere Guccione deve recuperare il tempo perduto e lo fa cercando la prova muscolare, con un incontro che per numero di persone presenti sembrava essere la presentazione ufficiale della campagna elettorale e invece «è solo una occasione per incontrare i protagonisti del cambiamento che vogliamo». Uno accanto all’altro, Carlo Guccione e Mario Oliverio, mobilitano le truppe perché sanno che la battaglia è difficile e infatti le forze servono tutte in trincea, senza che nessuno si risparmi. In prima fila Nicola Adamo ed Enza Bruno Bossio, i Morrone, Giacomo Mancini, a seguire la lunga fila dei candidati delle otto liste che appoggiano la candidatura dell’esponente del Pd.
L’idea messa in campo è quella di una “Grande Cosenza”, protagonista del territorio, capace di riconquistare la centralità inesorabilmente perduta negli anni, proiettata verso la città unica, su cui i cittadini saranno chiamati ad esprimersi con un referendum. Per farlo ci vogliono progetti che non sembrino promesse, utopie velleitarie, ma programmi che poggino i piedi su basi concrete. Oliverio è lì al suo fianco per questo, per spiegare che la grande Cosenza cui pensa Guccione si può fare davvero. Una specie di garante del programma elettorale, perché molte delle risorse necessarie per realizzare la grande Cosenza verranno dalla Regione e dal Patto per la Calabria stipulato di recente con Renzi. Ma c’è di più, perché forse davanti alla scelta tra il perdere di nuovo la guida della città o riconquistarla, i vecchi conflitti interni al Pd potrebbero essere stati per adesso messi da parte. Così i due interventi, quello di Guccione e quello successivo di Oliverio, sono stati sostanzialmente uguali, disegnando entrambi una Cosenza fatta di rivalutazione urbanistica, capace di rendere via Popilia un centro direzionale, anche grazie «al nuovo ospedale che sarà realizzato a Vaglio Lise», ma anche la città vecchia, risanata e rivitalizzata, mentre il centro città deve diventare un grande centro commerciale in grado di invertire la rotta della desertificazione dei negozi. Due sono però le idee portanti su cui edificare questa grande Cosenza, la metro leggera e il nuovo ospedale. Alla prima si aggiungeranno l’asse ferroviario che porterà verso Catanzaro e Germaneto e la realizzazione degli svincoli autostradali di Settimo e quello a sud della città. Progetti ambiziosi, per i quali sia Guccione che Oliverio affermano esserci le risorse già pronte. Più specificatamente la visione che Guccione ha della città prevede la ripresa del contratto di quartiere per San Vito, investimenti finalizzati al recupero del patrimonio edilizio esistente, da affidare a imprese e professionisti del luogo, ma soprattutto l’attenzione ai bisogni reali che fin qui sembra essere mancata, perché si è data la «priorità a lavori dati a ditte amiche o compiacenti e a lucine», mentre le periferie «restavano nel degrado».
L’ospedale resta l’idea cui maggiormente cercare il consenso, e il progetto lo prevede «in un’area baricentrica», ha spiegato Oliverio, che ha aggiunto che la vecchia struttura, una volta realizzato il nuovo nosocomio, sarà adibita ad ospitare i servizi sanitari, consentendo notevoli risparmi sui fitti dei locali. Nel disegnare i tratti della grande Cosenza Oliverio e Guccione hanno solo sfiorato qualche volta il sindaco uscente, cui entrambi hanno imputato una marcata attenzione ai suoi interessi privati, a scapito di quelli della comunità e sull’opera più faraonica avviata da Occhiuto il cantiere di piazza Fera, Guccione ha promesso che una volta sindaco chiamerà «il fior fiore degli urbanisti per ridare senso alla piazza».

Michele Giacomantonio
m.giacomantonio@corrierecal.it

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