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Rubano in casa di un consigliere comunale, due arresti a Catanzaro

CATANZARO Avevano approfittato che il consigliere comunale di Catanzaro, Agazio Praticò, si allontanasse per andare in parafarmacia e gli avevano svaligiato la casa. Un furto da oltre 10mila euro q…

Pubblicato il: 08/06/2016 – 10:37
Rubano in casa di un consigliere comunale, due arresti a Catanzaro

CATANZARO Avevano approfittato che il consigliere comunale di Catanzaro, Agazio Praticò, si allontanasse per andare in parafarmacia e gli avevano svaligiato la casa. Un furto da oltre 10mila euro quello messo a segno dai malviventi, arrestati la scorsa notte dai Carabinieri dell’Aliquota operativa della Compagnia di Catanzaro e dagli agenti della Squadra Mobile. A finire in manette sono stati i catanzaresi Domenico Cerminara, 45 anni, e Pietro Lamanna, 40, entrambi con precedenti per reati contro il patrimonio. È stata, inoltre, colpita da provvedimento di obbligo di dimora anche una donna, R.R., che ha supportato il colpo messo a segno dai due ladri. Un furto importante quello ai danni del consigliere Praticò che contava, tra gli oggetti della refurtiva, anche due pistole semiautomatiche calibro 6.35 e una fuciliera, legalmente detenuti, oltre a un pc portatile, una fotocamera digitale e diversi gioielli in oro e argento.

lamanna cerminara
(Pietro Lamanna e Domenico Cerminara)

Il furto è avvenuto il 25 febbraio scorso, nel quartiere Santa Maria di Catanzaro. Le attività investigative, grazie anche all’aiuto delle videocamere seminate lungo il quartiere, hanno permesso di ricostruire la dinamica del fatto. Alle 18 i ladri, a bordo di una Fiat Panda, gironzolano per il quartiere aspettando che il consigliere comunale esca di casa, poi lo seguono a piedi per accertarsi che la vittima si trovi in parafarmacia. Alle 18,45 tornano in auto per recarsi nell’abitazione lasciata incustodita mentre R.R. si allontana con l’auto. Alle 19,10 la Panda, come testimoniano le immagini delle videocamere, torna sotto casa di Praticò per caricare la refurtiva. Tra l’altro le immagini riprendono anche la difficoltà di inserire nell’auto la fuciliera in metallo che non permette la corretta chiusura del cofano. L’attività investigativa, che si è avvalsa anche di intercettazioni ambientali, ha permesso di ricostruire ogni momento del colpaccio e di redigere una dettagliata informativa che ha portato il pm Graziella Vicomi ha richiedere le misure cautelari per i tre indagati. Misure emesse dal gip Carlo Saverio Ferraro ed eseguite nel corso della scorsa notte. Nel corso dell’arresto sono state perquisite anche le abitazioni dei tre. Ma della refurtiva nessuna traccia.

Alessia Truzzolillo
a.truzzolillo@corrierecal.it

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