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Delitto Rodrigues, Carrozzino resta in carcere

CATANZARO Resta in carcere Sergio Carrozzino, il 44enne accusato di aver ucciso Silvana Rodrigues, 33enne strangolata e bruciata nei pressi del cimitero di Belvedere Marittimo lo scorso 12 dicembre…

Pubblicato il: 18/06/2016 – 15:16
Delitto Rodrigues, Carrozzino resta in carcere

CATANZARO Resta in carcere Sergio Carrozzino, il 44enne accusato di aver ucciso Silvana Rodrigues, 33enne strangolata e bruciata nei pressi del cimitero di Belvedere Marittimo lo scorso 12 dicembre. Lo ha deciso il Tribunale del Riesame di Catanzaro, respingendo la richiesta del difensore di Carrozzino, l’avvocato Giuseppe Bruno. Lo scorso 27 maggio Carrozzino (che ha già scontato 15 anni di carcere per un altro omicidio) è stato arrestato dai carabinieri di Scalea. A incastrare il 44enne sarebbero state le immagini di una telecamera a circuito chiuso che avrebbero ripreso l’uomo mentre si trovava nei pressi della vettura della vittima, una Fiat Punto di colore verde, e che si sarebbe poi poggiato al finestrino dell’auto parcheggiata nel supermercato dove la donna si era recata per fare la spesa. Inoltre per confermare questa ricostruzione è stata fondamentale la collaborazione di un testimone che ha visto un uomo appoggiato al finestrino della vettura della donna, affermando che si trattava di Carrozzino. Per il procuratore capo di Paola, Bruno Giordano, il quadro probatorio non lascia dubbi sulla responsabilità dell’uomo. Ma, intanto, le indagini condotte dal sostituto Teresa Valeria Grieco proseguono a ritmo serrato.
Gli inquirenti stanno cercando di approfondire i rapporti tra i due e accertare se tra Carrozzino e la donna ci fosse un appuntamento, considerato che lei era già stata al supermercato con il marito per ritornarci subito dopo perché – disse al coniuge – aveva dimenticato di comprare le calze. Ecco perché gli investigatori adesso stanno cercando di passare al setaccio i tabulati telefonici della vittima e del presunto assassino. Ma i magistrati stanno cercando anche di capire se ci sia un complice che abbia aiutato Carrozzino a nascondere il cadavere.
L’uomo sorvegliato speciale con obbligo di dimora, era stato scarcerato nell’aprile del 2015 dopo aver espiato una condanna definitiva a 15 anni di reclusione per l’omicidio del fratello del cognato della donna assassinata.
A Carrozzino la Procura contesta i reati di omicidio volontario aggravato e occultamento di cadavere. Perché dopo l’assassinio della donna, avvenuto all’esterno della sua macchina, il presunto omicida avrebbe trascinato il cadavere della 33enne all’interno dell’abitacolo per poi appiccare fuoco. Le fiamme avrebbero completamente avvolto il corpo rendendolo irriconoscibile. Tutto ciò ha reso più complesso l’esame autoptico. I magistrati sono in attesa dei risultati dell’autopsia, eseguita nei mesi scorsi.

Mirella Molinaro
m.molinaro@corrierecal.it

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