REGGIO CALABRIA Il Piano trasporti è romantico, «perché guarda all’attuale ma si rivolge al futuro»; è pop, perché il cielo sopra la Calabria dovrà essere «sempre più blu»; è innovativo, perché è “3.0”, ma anche quasi biblico.
Più che una semplice presentazione, quella dell’assessore alla Logistica Francesco Russo è un excursus storico-filosofico sulla Calabria e le sue possibilità di sviluppo, per le quali il nuovo Prt (Piano regionale dei trasporti, ndr) rappresenta un momento imprescindibile. «Oggi è un giorno memorabile», dice Russo al consiglio regionale prima che un blackout elettrico sospenda per qualche minuto la seduta. Alla ripresa dei lavori, il professore prestato alla politica illustra la proposta preliminare del Prt, «su cui volevamo che questa assise intervenisse per dare un contributo». Russo definisce la sua creatura «uno strumento perfettibile» che costituisce «una base di partenza». L’ultimo piano della Calabria risale al 1997.
DAL 1997 Vent’anni dopo, la Regione potrebbe averne un altro che concepisce i trasporti come elemento su cui può correre lo sviluppo della società. Russo cita il passato glorioso di Sibari («quando dominava il Mediterraneo Roma e Sparta non c’erano ancora»), alcuni numi tutelari come San Bruno, ma anche poeti più urbani come Rino Gaetano. Una delle sua canzoni più famose, “Il cielo è sempre più blu”, viene scelta come colonna sonora di un Piano che, nelle intenzioni di Russo, parte dalla storia di questa regione per tracciare un nuovo orizzonte. Per mezzo di quattro direttrici: sviluppo economico, sostenibilità e accessibilità, interna ed esterna.
L’ITER È lo stesso Russo a tracciare l’iter per l’entrata in vigore del Prt: «Entro agosto approveremo la proposta definitiva, subito dopo inizieranno i passaggi per la delibera di giunta definitiva e la pubblicazione del Piano sul Bollettino ufficiale». L’obiettivo è renderlo operativo entro la fine del 2016. «Dobbiamo farlo non solo perché ce lo chiede l’Ue, ma anche perché il Piano è importante in sé, in quanto fa diventare sistema ciò che sistema ancora non è».
(L’assessore Francesco Russo)
IL PIANO Il Piano dovrebbe permettere alla Regione di attuare un sistema di mobilità sviluppato «al meglio delle capacità disponibili nella situazione attuale». Dieci gli obiettivi («i comandamenti») strategici: 1. Coordinamento pianificazione; 2. Formazione; 3. Sicurezza; 4. Aree urbane; 5. Sostenibilità; 6. Mobilita passeggeri; 7. Offerta infrastrutture nodale e lineare; 8. Mobilita su scala nazionale e internazionale; 9. Sistema core Gioia Tauro; 10. Sistema logistico.
Uno degli obiettivi immediati è il “Frecciaverde”, cioè il collegamento Roma-Reggio Calabria in solo 4 ore, attraverso la cancellazione dello scambio ad Afragola per la fermata alla stazione di Napoli.
Per quanto riguarda il “Sistema Gioia Tauro”, il Prt prevede l’istituzione della Zes (Zona economica speciale) l’Area logistica integrata, il Gateway, il bacino di carenaggio e il Campus dell’innovazione. «Gioia è l’elemento fondante dell’economia regionale», sottolinea Russo. Che non dimentica l’importanza di tutti gli altri scali regionali: «Serve un piano operativo dei porti, uno strumento che la Calabria non ha mai avuto» e che questo Piano prevede.
LA 106 Anche la statale 106 «è un problema che non può essere più eluso». L’arteria ribattezzata “la strada della morte” deve finalmente diventare «europea». Solo così potranno essere garantite le necessarie condizioni di sicurezza. «Su questo punto l’interlocuzione con Bruxelles è già stata aperta», precisa l’assessore regionale.
Il Piano va oltre, fino a chiedere «la messa in sicurezza di tutte le infrastrutture calabresi, stradali, aeroportuali, ferroviarie e portuali». Argomento non secondario, nei giorni in cui si ricordano le vittime del disastro ferroviario in Puglia, per le quali l’Aula osserva un minuto di silenzio.
IL FUTURO Finalmente la Calabria «immagina il suo futuro e lo comunica a Roma e a Bruxelles attraverso questo Piano, che è migliorabile ma anche trasparente e dà la possibilità di scrivere accordi chiari». Russo ritiene il Prt un collettore delle indicazioni europee con il compito di tradurle nei piani urbani. Di più: «Il Piano è come i 10 comandamenti: più è conosciuto dai calabresi, più garanzie di trasparenza e sicurezza avremo».
LE REAZIONI «Con questo Piano la maggioranza segna un punto a suo favore», commenta il presidente della commissione Ambiente Domenico Bevacqua. Per Giuseppe Graziano (CdL) la proposta rappresenta un «nodo cruciale, che ci permetterà di scrivere una nuova pagina di storia». Secondo Orlandino Greco, il Prt è invece «lo spunto di un meridionalismo nuovo».
Più realista Carlo Guccione, che evidenzia il mancato ammodernamento di diversi lotti dell’A3 e i problemi legati all’alta velocità. Senza dimenticare il Porto di Gioia, che allo stato attuale «rischia la chiusura».
Sinibaldo Esposito (Ncd) apprezza un piano che ha il merito di avere una «visione non territoriale», mentre Francesco Cannizzaro attacca: «Questa maggioranza fa solo filosofia». Giuseppe Aieta si dice «rapito da un racconto che riporta una visione colta della Calabria» e risponde al consigliere della Cdl: «Non è filosofeggiare, è fare filosofia».
Pietro Bellantoni
p.bellantoni@corrierecal.it
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