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Un costoso doppione per Calabria Lavoro

CATANZARO Ciascun manager ha le sue preferenze, i suoi riferimenti, i suoi modi di gestire la cosa pubblica. Azienda Calabria Lavoro di manager (commissari, soprattutto) ne ha avuti molti. E questo…

Pubblicato il: 23/07/2016 – 7:57
Un costoso doppione per Calabria Lavoro

CATANZARO Ciascun manager ha le sue preferenze, i suoi riferimenti, i suoi modi di gestire la cosa pubblica. Azienda Calabria Lavoro di manager (commissari, soprattutto) ne ha avuti molti. E questo singolare approccio, di recente, ha portato ad aumentare le spese e ha generato, probabilmente, qualche doppione. Negli ultimi mesi si è duplicato un sistema informativo e un pacco di soldi è stato investito per potenziare i servizi di rete. Ma vediamo di chiarire bene cosa è successo nell’agenzia regionale.
Qualche mese fa, il dipartimento Lavoro della Regione, “governato” dal direttore generale Antonio De Marco, ha annunciato la revisione e riorganizzazione del Sistema informativo lavoro (Sil). Punto di partenza: il nuovo sito tematico pensato appositamente per il programma “Garanzia Giovani”. Questione tecnica: la Calabria opta per il “riuso” gratuito del sistema sviluppato da Arlas (Agenzia per il lavoro e l’istruzione) della Regione Campania. Questa piattaforma va poi sposata con il Sil messo in piedi dalla Regione attraverso l’estensione del sistema elaborato e strutturato alla Provincia di Cosenza e, a sua volta, adattato al contesto regionale. C’è un po’ di lavoro da mettere in campo. E il dipartimento lo fa. Attiva sul sito web un punto di informazione e accesso a tutti i servizi regionali sul mercato del lavoro. Si chiama politicheattivecalabria.it e comprende, con un solo accesso telematico, non solo la piattaforma Garanzia Giovani ma anche tutti gli avvidi delle politiche attive, il sistema informativo dei servizi per l’impiego e il collegamento con “cliclavoro”, il portale unico della Rete nazionale dei servizi per le politiche del lavoro gestito dal ministero.
Il portale funziona. Ottimizzarlo, ovviamente, costa: la Regione spende poco più di 200mila euro per pagare la Ett, società che ha realizzato i sistemi informativi del ministero del Lavoro.
Finita qui? Neanche per sogno. All’Azienda Calabria Lavoro arriva il commissario Fortunato Varone, che – sempre perché ciascun manager la vede a modo suo – attiva due iniziative. La prima: una convenzione di nuovo “riuso” gratuito con la Regione Emilia Romagna, dopo quella già attivata con la Regione Campania, per l’adattamento alla Calabria del Sistema informativo lavoro emiliano. Anche in questo caso, serve una società che si metta al lavoro per personalizzare il servizio e metterlo in funziona con le specifiche necessarie. Tocca a Engineering, titolare dei servizi in Emilia Romagna. A occhio e croce, pare che il nuovo commissario stia replicando l’operazione portata a termine con Arlas e con la Campania.
C’è però un secondo “intervento tecnologico” da parte di Varone. Con un decreto del 16 marzo scorso, il commissario affida un servizio di connettività e interoperabilità a Fastweb tramite una gara Consip (che, almeno in teoria, permette dei risparmi per la pubblica amministrazione che se ne serve). Il costo stimato in servizi telematici e informativi, per un biennio, è di circa 1,8 milioni di euro. Ma la Regione Calabria non aveva già attivato questi servizi nel portale annunciato in pompa magna? E come mai si sceglie di intervenire di nuovo sul Sistema informativo lavoro, raddoppiando apparentemente i prodotti?
C’è, poi, la questione dei soldi. Azienda Calabria Lavoro non ha un bilancio ricchissimo. Ogni anno, per tutte le spese, ha a disposizione circa 400mila euro. Dove troverà i soldi necessari a coprire l’investimento milionario sulla rete? Ci aiuta il decreto del commissario: «I costi saranno imputati in parte sulle spese di funzionamento dell’Azienda per gli anni 2014, 2015 e 2016 e in parte sulle spese di gestione dei progetti comunitari che saranno affidati all’Ente, demandando l’impegno di spesa a provvedimento successivo». Traduzione: almeno in parte, i fondi Por finiranno in un intervento che sembra la duplicazione di un lavoro già fatto (e che funzionava). Chissà cosa ne pensa Antonino De Marco, il dg del dipartimento che aveva presentato il portale come lo strumento definitivo per restare informati sul mercato del lavoro in Calabria.
Intanto, nei corridoi del dipartimento, i maligni notano che il super consulente dell’assessore Federica Roccisano arriva proprio dall’Emilia Romagna, la regione che ha offerto il “nuovo” sistema. La provenienza è certamente un caso, di sicuro invece il peso di Stefano Locatelli nelle stanze della Regione cresce. Impermeabile allo “spoils system”, ha attraversato senza problemi il passaggio dal centrodestra al centrosinistra ed è il tecnico più ascoltato dal presidente Oliverio e dalla titolare della delega al Lavoro. Vanta buone aderenze nella Compagnia delle Opere (a Milano ne è stato a lungo un dirigente) e in Legacoop. E, ai tempi in cui maturano le due operazioni milionarie, è consulente di Azienda Calabria Lavoro con un contratto, per tre mesi, da 5mila euro complessivi che comporta grandi responsabilità.

Pablo Petrasso
p.petrasso@corrierecal.it

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