CATANZARO La campagna elettorale è partita, per Sergio Abramo, da qualche mese. Da quando, cioè, ha annunciato la sua ricandidatura a sindaco di Catanzaro e ha di conseguenza costruito una nuova giunta comunale, la quarta in altrettanti anni di amministrazione, per dar forma concreta al sodalizio che lo sosterrà nella tornata elettorale della primavera 2017.
Basta dare un rapido sguardo alla homepage del sito del Comune di Catanzaro, per rendersi conto di quali siano i temi sui quali il sindaco ha deciso di puntare – forte – per dare un impulso al suo ultimo anno di amministrazione ed arrivare così all’appuntamento elettorale con qualche risultato ancora fresco da spendere con i cittadini.
Ecco quindi il comunicato stampa sui dodici progetti di riqualificazione che troveranno copertura finanziaria nel Programma straordinario di intervento per la riqualificazione urbana e la sicurezza delle periferie dei Comuni capoluogo voluto dal governo Renzi: «I progetti pubblici redatti in linea tecnica – spiega la nota di Palazzo De Nobili – riguardano, in materia di viabilità, la costruzione di tre rotatorie che verranno realizzate, rispettivamente, all’altezza del bivio del centro commerciale “Le Fornaci”, all’ingresso del quartiere Corvo e all’entrata dell’Aranceto. Inoltre, verrà demolita la pista ciclabile compresa di viale Isonzo e ne sarà realizzata una nuova che collegherà le tre rotatorie previste. Quanto ai servizi e alle infrastrutture, verranno riqualificati il centro sociale e le scuola materna ed elementare dell’Aranceto, la scuola di Pistoia, il Palazzetto dello sport di Corvo, mentre saranno realizzate, con il coinvolgimento dei privati, nuove attività private ad indirizzo pubblico in campo socio-sanitario, sportivo e per l’inclusione sociale. Con il Piano di riqualificazione sono previsti, ancora, l’installazione di un impianto di videosorveglianza Wi-Fi, nuovi passaggi pedonali e nuova segnaletica stradale, interventi di adeguamento e risistemazione di alcune fra le più importanti arterie e piazze dei quartieri coinvolti e di tutto il verde pubblico presente in quelle aree». I costi previsti sono di circa 13 milioni di euro di capitale pubblico e, così come stabilisce il bando, altri 17 milioni di euro di capitali privati in compartecipazione.
La vera battaglia però è quella sull’ateneo, da riportare a tutti i costi in centro. E poco importa se a farne le spese sarà il polo museale più importante della città, quel Complesso monumentale del San Giovanni è stato individuato come area perfetta per ospitare gli studenti di Psicologia e magari di altre facoltà umanistiche, tutto il resto non conta. E in città c’è qualcuno che va ripetendo quasi ossessivamente, un vecchio adagio locale: «Spogliare un Santo per vestirne un altro».
L’ultima mostrina da attaccare sul petto, però, è quella che potrebbe fare davvero la differenza: il Catanzaro calcio. All’indomani della disastrosa (soprattutto per il morale) sconfitta casalinga contro il Cosenza per 3-0, Palazzo De Nobili rilancia: «Nei giorni precedenti l’inizio del campionato il sindaco Sergio Abramo ha contattato telefonicamente il presidente del Catanzaro calcio, Giuseppe Cosentino, per fissare un incontro mirato a fare il punto su tutte le questioni legate all’avvio della nuova stagione agonistica. Fermo restando che la data del colloquio deve essere stabilita dal presidente Cosentino in base ai propri impegni, nel corso della telefonata è emersa la volontà, espressa da ambo le parti, di sedersi attorno a un tavolo per valutare ogni aspetto della situazione».
Significativo che la nota sottolinei come il sindaco abbia contattato il presidente del Catanzaro Cosentino “nei giorni precedenti l’inizio del campionato”, anche se la notizia viene data a due giorni dalla sconfitta con il Cosenza. Un’ammissione sottile ma comunicativamente non tanto furba. La lettura infatti potrebbe essere: «Già da tempo seguiamo le sorti del Catanzaro e siamo preoccupati, ma ora che abbiamo perso contro il Cosenza e siamo nel punto più basso degli ultimi anni, bisogna dirlo pubblicamente così i tifosi sapranno che il sindaco è attento». Anche qui ha poca importanza che dopo quattro anni di promesse (era il 2012 quanto Scopelliti calcava il prato del “Ceravolo” assieme all’allora candidato sindaco Abramo) e cinque milioni di euro stanziati, il “Ceravolo” veda ancora come un miraggio il completamento dei lavori di ristrutturazione.
E l’opposizione? In tutto questo vivacchia, tentenna, abbozza. Qualcuno prova anche a digrignare i denti, ma poi è costretto a fare retromarcia, perso com’è tutto il centrosinistra nelle lotte interne per decidere chi sarà il candidato a sindaco, in attesa che il referendum aiuti a capire anche quale sarà l’alleanza con cui andare allo scontro elettorale. Tempi duri, insomma, per la città dei Tre Colli.
Alessandro Tarantino
a.tarantino@corrierecal.it
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