AMANTEA «Non ci sono lotte di potere dietro il duro confronto che ho con i commissari. Non c’è la voglia di sostituirmi a Scura per gestire la sanità. È un modo strumentale di porre la questione. Il punto vero è che i commissari possono anche avere un approccio ragionieristico con la sanità calabrese, Mario Oliverio no! Non può averlo, perché loro, i commissari, rispondono al governo che li ha scelti, io rispondo ai calabresi che mi hanno dato il loro consenso. Alla sanità va impressa una svolta. Ora e subito! Se i commissari sono di analogo avviso sediamoci e stabiliamo il percorso altrimenti non smetterò di incalzare e chiedere conto».
Approfitta della Festa dell’Unità organizzata dal Pd della provincia di Cosenza, il governatore, per riproporre la questione sanità e il conflitto aperto con i commissari Scura e Urbani. Ad Amantea, però Oliverio decide di chiarire meglio la sua posizione e lascia aperta la possibilità di un «proficuo incontro» con i commissari. Capisce che il rischio è duplice ed elevato. Duplice perché lo scontro, da una parte, consente a chi ha interessi in ballo di impedire un radicale cambiamento; dall’altra lo fa apparire come mosso da sete di potere e non già dalla delusione per le cose non fatte o fatte male. Elevato, perché la spesa resta fuori controllo e il livello di assistenza sanitaria scende in maniera tale da incentivare emigrazione sanitaria e sfiducia da parte dei calabresi.
E allora ecco la sfida che Oliverio decide di lanciare, rispondendo ai cronisti che lo intervistano: sono pronto a incontrare anche domani Scura e Urbani, confrontarmi con loro sul modello di sanità che intendiamo realizzare in Calabria, condividere un percorso comune. Occorre però avere «segnali chiari, primo fra tutti la rescissione dei rapporti, che mi limito a definire strani, tipo quello con la multinazionale Kpmg. Poi rispetto del diritto dei calabresi a essere curati a casa loro. Hanno chiuso diversi ospedali in provincia di Cosenza ma il personale non è stato reimpiegato, per cui ci ritroviamo con strutture ospedaliere al collasso per mancanza di medici e di infermieri e strutture dove medici e infermieri restano a oziare inoperosi».
Al netto delle critiche e dei rimbrotti, il messaggio è dirompente: Oliverio chiama al confronto Scura e Urbani. Questi come risponderanno? Faranno finta di non aver saputo del messaggio lanciato in quel di Amantea? Oppure risponderanno al governatore invitandolo a fissare luogo e data per far partire il confronto?
pa. po.
x
x