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Lamezia, un nuovo "clan" per gestire lo spaccio

LAMEZIA TERME All’interno dell’associazione dedita allo spaccio di droga, sgominata venerdì a Lamezia Terme, c’è il «gruppo criminale dei Greco». Ne fanno parte Cristian Greco, Giovannino Greco, Ro…

Pubblicato il: 11/11/2016 – 14:44
Lamezia, un nuovo "clan" per gestire lo spaccio

LAMEZIA TERME All’interno dell’associazione dedita allo spaccio di droga, sgominata venerdì a Lamezia Terme, c’è il «gruppo criminale dei Greco». Ne fanno parte Cristian Greco, Giovannino Greco, Roberto Greco, Davide Belvedere, Vincenzo Greco, Giovanni Pujia, Maikol Rotundo e Antonio Salatino. Il gruppo è accusato di esser partecipe dell’organizzazione criminale comandata dalla cosca Giampà ma non nasce in seno ad essa. I Greco, infatti, inizialmente formavano un gruppo autonomo nella organizzazione e distribuzione degli stupefacenti. Ma l’autonomia non era contemplata nei piani della clan e, su ordine di Giuseppe Giampà (ex reggente e oggi collaboratore di giustizia) il primo maggio del 2010 la cosca mandò un “segnale”, un atto intimidatorio ne confronti di Cristian Greco e Roberto Greco. Messaggio ricevuto. La successiva tappa fu un accordo sul «sistematico ed esclusivo approvvigionamento di sostanza stupefacente» che trattava il gruppo, ossia marijuana, solo attraverso i canali predisposti da Giuseppe Giampà e dagli altri promotori dell’organizzazione.

LAMEZIA EPICENTRO DEL TRAFFICO DI DROGA Un’organizzazione vasta che trattava eroina, cocaina e cannabinoidi, «con sedi e basi logistiche per il deposito, la custodia, la manipolazione e l’occultamento in Lamezia terme, presso domicili, locali, e luoghi di pertinenza dei promotori, organizzatori, fornitori e sub-fornitori, tutti operanti nel quadro di un’unica determinazione criminosa mirata ad attuare le strategie e le finalità di dell’organizzazione criminale di matrice calabrese dedita al narcotraffico».
Un’organizzazione, quella inchiodata dalle indagini condotte da agenti della squadra mobile di Catanzaro, unitamente a quelli del commissariato di polizia di Lamezia Terme, e coordinati dalla Dda del capoluogo, che aveva il suo epicentro nella città di Lamezia Terme, «con fonti di approvvigionamento insistenti in aree territoriali nevralgiche del narcotraffico» e in particolare nelle province di Reggio Calabria, Vibo Valentia, Crotone e Milano. Ma anche Catanzaro e Cosenza. Un’organizzazione stabile nel tempo le cui attività illecite sono state accertare in un arco temporale che va dal 2004 al 2012, ossia fino alla data delle prime operazioni antimafia che hanno cominciato a smantellare la cosca Giampà.

Alessia Truzzolillo
a.truzzolillo@corrierecal.it

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