COSENZA «Amiamo quello che facciamo e ricerchiamo la qualità e l’eccellenza con impegno quotidiano». Lo ha detto Vincenzo Granata, esperto in wine business e management, ai giovani che hanno partecipato al “Pmi Day – Fabbriche aperte”. Un’occasione per raccontare la storia delle aziende, l’orgoglio, i valori e la cultura che insieme sottendono il lavoro quotidiano delle persone che vi operano. L’iniziativa è annualmente riproposta da Confindustria Cosenza, aderendo alle attività programmate da Piccola Industria Confindustria, «con l’obiettivo – ha spiegato il direttore degli industriali Rosario Branda – di far conoscere le realtà produttive del territorio mediante un momento di esperienza diretta in azienda, visitando i reparti produttivi, verificando le tecnologie adottate, conoscendo i prodotti ed i servizi erogati, riflettendo sulle competenze e sulle esperienze maturate dalle persone che contribuiscono a realizzarli».
Cinquanta studenti del liceo scientifico “Fermi” di Cosenza, insieme ai propri insegnanti, ad amministratori locali, tra cui Simone Castiglione presidente del consiglio comunale di Spezzano della Sila, e giornalisti hanno fatto visita ad una interessante impresa vitivinicola di Spezzano della Sila. «Ai giovani – ha continuato Granata – dico di non spegnere mai l’entusiasmo, il desiderio di imparare, di scoprire, di essere curiosi. Attraverso la cultura e la passione si può guardare avanti con fiducia ed i sogni possono avere chance di essere realizzati».
Nel raccontare la propria esperienza imprenditoriale, Granata si è soffermato sui diversi processi produttivi che interessano l’azienda, sulle figure professionali coinvolte e sulle strategie di marketing e comunicazione adottate per raggiungere i mercati, vicini e lontani, «con lo sguardo sempre rivolto alla valorizzazione dei vitigni autoctoni». Il Pmi Day è promosso dalla Piccola Industria, si svolge nell’ambito della XV Settimana della Cultura d’impresa, organizzata da Confindustria ed inserita nella “Settimana europea” delle Pmi promossa dalla Commissione europea. «Scommettere sul futuro vuol dire puntare sui giovani, aiutandoli a trovare chiavi di lettura utili ad interpretare e cogliere nuove opportunità. Con loro bisogna essere sinceri, evidenziando le problematiche che quotidianamente si incontrano e che occorre affrontare e superare, sapendo rimettersi sempre in discussione, facendo leva sulle competenze maturate che rimangono le risorse vere su cui poter contare», ha concluso il direttore Branda.
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