RENDE «Più di tre anni fa, ho dovuto lasciare Aleppo, una delle città più antiche e belle del mondo, la mia città di origine, ma volevo proseguire le mia attività scientifica e ho fatto domanda per una borsa Unicaladmission dell’Università della Calabria, alla ricerca di una nuova possibilità. Aleppo la conoscete forse per le immagini TV di questi ultimi mesi ma non mi basterebbe una giornata per raccontarvi la sua bellezza e il valore che quei luoghi hanno per me, la mia famiglia e il mio popolo». È quanto ha affermato Bashar Swaid, giovane dottorando e rappresentante della comunità degli studenti internazionali, nel corso della cerimonia di aperture dell’anno accademico dell’Università della Calabria a cui partecipa, tra gli altri, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. «Non è stato facile venire fin qui ma non dimenticherò mai gli sforzi enormi che sono stati fatti per me dall’Ufficio internazionale e dal Centro residenziale di questo Ateneo per facilitare le procedure legate al mio arrivo. Ce l’ho fatta, per fortuna. E, successivamente – ha proseguito Bashar Swaid, la mia gioia è stata ancora più grande quando ho potuto riabbracciare mia moglie Hadya, anche lei, oggi, studentessa Unical e Luna e Ahmad, i nostri due straordinari bambini. Anche loro qui sono felici e studiano con i loro compagnetti italiani nella scuola di Arcavacata».
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