LAMEZIA TERME Mentre la politica (quasi tutta) traccheggia, la Procura di Lamezia Terme e la Prefettura di Catanzaro si muovono verso una richiesta di azzeramento dei vertici della Sacal, dopo lo scandalo che ha portato agli arresti del presidente Massimo Colosimo, del dg Pierluigi Mancuso e della responsabile dell’area legale Ester Michienzi. Il primo input è arrivato dagli uffici giudiziari guidati dal procuratore capo Salvatore Curcio, che hanno chiesto l’intervento della Prefettura. A quel punto il prefetto di Catanzaro Luisa Latella si è rivolta all’Autorità nazionale anticorruzione retta da Raffaele Cantone per chiederle di sciogliere i dubbi sulla gestione della vicenda. Che non è facile maneggiare, vista la natura pubblico-privata della compagine “terremotata” dalla magistratura. Si viaggia, insomma, a due velocità. Mentre la politica si muove tra equilibrismi e per step graduali (sono di oggi le dimissioni del rappresentante della Regione nel cda di Sacal, Gaetano Pignanelli), Procura e Prefettura chiedono un’accelerazione. Necessaria, anche se si resta in attesa delle decisioni del gip sulla richiesta di interdizione dai pubblici uffici presentata nei confronti di parte dei membri del consiglio d’amministrazione. Di certo, questa situazione non permette di organizzare al meglio i servizi e programmare adeguatamente la stagione estiva.
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