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Reati ai danni del mare, Calabria quinta

CATANZARO Parte oggi da La Spezia, in Liguria, l’edizione 2017 di Goletta Verde, la storica imbarcazione di Legambiente, che fino al 12 agosto navigherà lungo la penisola per monitorare le qualità …

Pubblicato il: 18/06/2017 – 13:50
Reati ai danni del mare, Calabria quinta

CATANZARO Parte oggi da La Spezia, in Liguria, l’edizione 2017 di Goletta Verde, la storica imbarcazione di Legambiente, che fino al 12 agosto navigherà lungo la penisola per monitorare le qualità delle acque marine ma anche per denunciare le illegalità ambientali e l’inquinamento.
Un viaggio composto da 21 tappe con arrivo finale a Lignano Sabbiadoro (Ud), durante il quale saranno diffusi i risultati del nuovo dossier Mare Monstrum 2017. Secondo lo studio, nel 2016 le infrazioni a danno del mare sono diminuite del 15%, pari a 43 reati al giorno.
L’insufficiente depurazione e gli scarichi inquinanti restano il reato più contestato e in crescita rispetto all’anno precedente, e rappresentano il 31,7% (contro il 24,6% del 2015) delle infrazioni contestate. Seguiti da pesca illegale, che vale il 30% (era al 36,9%), il cemento e navigazione stabili rispettivamente al 24% e al 14,3%.
A guidare la classifica nazionale del mare illegale è la Campania con il più alto numero di infrazioni accertate: 2.594 reati, il 16,5% del totale. Un primo posto che vale anche per il numero di persone denunciate o arrestate, 2.912, e per sequestri, 839.
Seconda è la Sicilia, che con il 13% dei reati mantiene la stessa posizione del 2016, mentre al terzo posto sale la Puglia, con l’11,7%, che era quinta.
Seguono il Lazio, con il 9,2%, la Calabria, con l’8,5%, la Liguria, che con il 7,6% sale dall’ottavo posto, e la Toscana, con il 7%, che si posiziona settima.
Fanalino di coda è il Molise con l’1,3%. Campania e Sicilia si dividono equamente, due a testa, anche la leadership delle classifiche regionali per tipologia di reato: la prima svetta per inquinamento e cemento, la seconda per pesca di frodo e infrazioni al codice della navigazione. Per quanto riguarda invece la classifica del mare illegale per infrazioni commesse per km di costa, a sorpresa il Molise, che ha solo 35,4 chilometri di litorale, risulta primo tra le regioni, con 5,8 infrazioni per chilometro. Segue la Campania, con 5,5 infrazioni per chilometro, e al terzo posto si posiziona la Basilicata, con 62,2 chilometri di costa e una media di 4,8 reati per chilometro.
Sempre a livello regionale, le regioni a tradizionale presenza mafiosa, spesso forti di un mare bellissimo, sono anche quelle più colpite dall’illegalità. Campania, Sicilia, Puglia e Calabria, infatti, da sole totalizzano il 50% delle illegalità compiute in tutta Italia.
Per quanto riguarda gli ecomostri, nel 2016 la Top 5 di alberghi o villaggi in riva al mare, di cui Legambiente chiede l’abbattimento, si è ridotta a 4, visto che è stato abbattuto lo scheletro dell’albergo Aloha Mare, ad Acireale (Catania).
Il poker degli ecomostri è composto da: gli scheletri di Pizzo Sella (Palermo), il villaggio di Torre Mileto a Lesina (Foggia), le 35 ville nell’area archeologica di Capo Colonna (Crotone) e le case abusive dell’Isola di Ischia.

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