COSENZA Università della Calabria e Comune di Cosenza uniti per salvare e rivitalizzare il centro storico. Con questo spirito di collaborazione si è tenuto stamani un incontro a palazzo dei Bruzi tra il rettore dell’Unical Gino Mirocle Crisci e il sindaco di Cosenza Mario Occhiuto. Alla luce della realizzazione della metropolitana leggera che, nel corso di qualche anno, unirà in maniera veloce e comoda il campus di Arcavacata e il centro storico cosentino, il rettore ha proposto di dislocare nella parte antica della città residenze universitarie per circa 2.000 studenti.
«È vero che in passato ci sono stati timidi tentativi di inserimento di alcuni dipartimenti universitari in quel contesto di grande bellezza storica – ha sottolineato il rettore – ma proprio la mancanza di un collegamento rapido, puntuale e affidabile verso il nostro ateneo aveva reso vano il tentativo. Con la realizzazione della metro, le condizioni di accessibilità verso il centro storico saranno radicalmente diverse e per questo sarà possibile operare una scelta di residenzialità dislocata nel centro storico. L’università – ha sottolineato il rettore – intende sempre più aprirsi al territorio e questo sarebbe un passo importante, in quanto da una parte gli studenti avrebbero la possibilità di vivere una realtà diversa rispetto al campus e, dall’altra, il centro storico di Cosenza potrebbe essere rivitalizzato proprio grazie a loro».
Il sindaco Occhiuto ha condiviso con grande entusiasmo la proposta del rettore e ha, a sua volta, arricchito l’idea con altre proposte, mettendo le basi per un progetto totalmente condiviso tra le due istituzioni. Un accordo che, da un lato consente all’università di ripopolare la città storica, dall’altra crea un’interconnessione tra università e città capoluogo che finora era assente.
Occhiuto ha spiegato come l’arrivo degli studenti si tradurrebbe non solo in rivitalizzazione sociale della parte antica della città, ma soprattutto in interventi strutturali di recupero di diversi palazzi attualmente a rischio crollo o, comunque, in situazione di forte degrado.
Crisci e Occhiuto hanno concordato di firmare, a breve, un protocollo d’intesa sulle basi delle idee oggetto dell’incontro, ma di passare da subito anche alle fasi operative.
«Il Comune – ha aggiunto il sindaco – bandirà una manifestazione di interesse rivolta ai proprietari di appartamenti e palazzi del centro storico per nuove acquisizioni. Le risorse potrebbero essere reperite tramite il ricorso a fondi immobiliari o a quelli disponibili su social housing. Abbiamo calcolato che, approssimativamente, potremmo recuperare 40.000 metri quadri di immobili attualmente inutilizzati. Si passerà poi alle fasi di individuazione e scelta dei palazzi, alla ristrutturazione e, infine, all’assegnazione degli alloggi. Si tratterebbe, dunque, di circa 2.000 posti letto, divisi in 4 o 6 per ogni appartamento individuato, che si tradurrebbe in un recupero tra i 300 e i 500 alloggi».
«La tempistica è di lungo termine – hanno precisato il rettore e il sindaco – ma dovrebbe coincidere con i tempi di realizzazione della metro, servizio del quale gli studenti potranno usufruire con convenzioni studiate appositamente, quasi certamente a titolo gratuito».
Crisci e Occhiuto hanno sottolineato come questo progetto sia davvero cruciale e come potrà rappresentare la chiave di volta per la salvaguardia del centro storico, non solo dal punto di vista strutturale, ma per offrirgli uno slancio vitale duraturo anche sotto l’aspetto economico e sociale.
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