CROTONE Un Palazzo allo sbando. Preoccupazione e paura erano i sentimenti prevalenti, questa mattina, tra gli inquilini della Provincia di Crotone. I lavoratori avrebbero sicuramente voluto scongiurare la notizia dell’arresto del presidente Nicodemo Parrilla per la situazione di grave crisi in cui versa l’ente intermedio. L’ultimo bilancio approvato è il preventivo del 2016. All’appello mancano i documenti finanziari del consuntivo 2016, preventivo e consuntivo 2017 e preventivo 2018. Senza questi documenti non ci sono e non ci saranno rimesse da parte dello Stato e già i dipendenti sono in credito dello stipendio di dicembre e della tredicesima 2017. Con questi chiari di luna rischiano di non avere un centesimo per molti mesi. Alla Provincia di Crotone, poi, c’è la storia di 61 lavoratori di una società in house, Gestione servizi, che non vedono un soldo da ormai 14 mesi. Lasciati marcire nel limbo. Senza l’approvazione, almeno, dei bilanci consuntivo 2106 e preventivo 2017 l’ente intermedio rischia il dissesto finanziario. Da stamane il presidente non ha più in potere per gestire e il suo vice, Armando Foresta, sindaco di Mesoraca, ha cercato di capire se può fare qualcosa. Foresta ha spiegato di essersi messo in contatto con la Prefettura di Crotone, che ha prima chiesto se la sua vicepresidenza fosse stata formalizzata con un atto dal presidente arrestato questa mattina. L’atto ufficiale c’era e allora la Prefettura lo ha invitato ad andare avanti provvisoriamente, in attesa che arrivino ulteriori chiarimenti sulla vicenda giudiziaria che ha coinvolto Parrilla. La preoccupazione e la paura non hanno fatto perdere, ad alcuni lavoratori, il senso dell’ironia. Rivolgendosi al giornalista hanno indicato la targa posta all’entrata del palazzo della Provincia, dove campeggia la scritta: «Qui la ‘ndrangheta non entra»; «non entra – sottolineano – perché è già all’interno». Quella targa era stata posta qualche anno fa con la speranza che i simboli riuscissero a tenere fuori dal palazzo le organizzazioni criminali che operano nel territorio.
Gaetano Megna
redazione@corrierecal.it
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