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Slitta il giudizio sull’incandidabilità di Mascaro

CATANZARO È stata rinviata al 12 aprile l’udienza relativa alla richiesta del ministero dell’Interno sull’incandidabilità degli ex amministratori del Comune di Lamezia Terme: l’ex sindaco Paolo Mas…

Pubblicato il: 22/02/2018 – 12:25
Slitta il giudizio sull’incandidabilità di Mascaro

CATANZARO È stata rinviata al 12 aprile l’udienza relativa alla richiesta del ministero dell’Interno sull’incandidabilità degli ex amministratori del Comune di Lamezia Terme: l’ex sindaco Paolo Mascaro e gli ex consiglieri comunali Giuseppe Paladino (già vicepresidente del consiglio comunale) e Pasqualino Ruberto. Il ministero demanda al Tribunale di Lamezia Terme, che ne ha i poteri, «l’individuazione dei soggetti responsabili delle condotte che hanno dato causa allo scioglimento dell’ente territoriale (avvenuto a novembre 2017, ndr) e alla verifica degli elementi di collegamento tra gli amministratori della criminalità organizzata e l’individuazione delle forme di condizionamento che abbiano in concreto compromesso l’imparzialità e regolarità dell’operato dell’ente». Per questo motivi il ministero chiede di dichiarare l’incandidabilità di Mascaro, Paladino e Ruberto. Nel corso dell’udienza di oggi i difensori dell’ex sindaco, i legali Dina Marasco e Pietro Palamara, hanno prodotto memorie difensive con documentazione allegata. A questo punto la pubblica accusa, rappresentata dal procuratore capo Salvatore Curcio, e la difesa di Giuseppe Paladino, rappresentata dall’avvocato Lucio Canzoniere, e di Pasqualino Ruberto, gli avvocati Ida Francesca Sirianni e Mario Murone, hanno chiesto termini a difesa per analizzare quanto prodotto da Mascaro e produrre eventualmente altre memorie e documenti. Richiesta accolta dal collegio giudicante presieduto dal giudice Carlo Fontanazza, il quale, di contro, non ha accolto le rimostranze dell’ex sindaco di rigetto delle richieste e di essere subito sentito in aula. Per quello bisognerà aspettare il prossimo 12 aprile.
Dopo l’udienza Mascaro ha incontrato la stampa rilasciando alcune dichiarazioni. Si è detto sicuro del rigetto della proposta di incandidabilità avanzata dal ministero poiché manca la veridicità di quanto contestato. Il sindaco avrebbe voluto essere ascoltato per dare forza a quanto già contenuto nella memoria difensiva. «Il mio auspicio – ha detto Mascaro – è che quando il 12 aprile saremo qui per scrivere la parola fine del primo grado sia il ministero dell’Interno, per il tramite dell’avvocatura, e sia l’avvocatura e sia la Procura possano effettivamente convenire nella richiesta di rigetto dell’incandidabilità della mia persona perché noi abbiamo dimostrato in maniera inoppugnabile che non vi è alcunché a me addebitabile, che non vi è un atto tra quelli indicati che possa dirsi essere inficiato da illegittimità. Io che credo fortemente nel senso etico dello Stato, credo che quando lo Stato si accorga che una richiesta è infondata, sono certo che sia il procuratore della Repubblica sia l’Avvocatura distrettuale dello Stato, il 12 aprile verranno e chiederanno il rigetto dell’incandidabilità che incautamente era stata richiesta nei miei confronti».

Alessia Truzzolillo
a.truzzolillo@corrierecal.it

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