È il Friuli Venezia Giulia, seguita dal Trentino-Alto Adige e dalla Liguria, la prima regione italiana per riscossione dei tributi e pagamenti delle spese correnti. È quanto emerge da un’indagine condotta da Crif Ratings sulla finanza pubblica locale. In base ai numeri dell’istituto di ricerca bolognese, dietro il terzetto di testa si piazzano Valle d’Aosta e Lombardia, mentre in fondo alla
graduatoria si posizionano Sicilia (20esima), Calabria (19esima) e Campania (18esima).
«Per quanto riguarda la riscossione di tasse-tributi – viene evidenziato in una nota – la situazione mostra un’Italia divisac sostanzialmente in due, con le regioni del Nord che mostrano una buona capacità di riscossione (in media circa il 100%% mentre quelle del Centro-Sud arrancano con percentuali più basse (in media del 93%). Unica regione del Sud che ha percentuali simili a quelle del Nord è la Basilicata. Sicilia e Calabria guadagnano la maglia nera in questa classifica con le percentuali più basse (in media inferiori al 90%). Le tasse-tributi più difficili da riscuotere sono la tassa sui rifiuti e l’Imu».
Quanto al pagamento delle spese correnti, viene sottolineato, «le regioni del Nord-Est, la Lombardia, la Toscana, la Basilicata e la Sardegna mostrano percentuali elevate (in media di circa il 100%) mentre Valle d’Aosta e Abruzzo risultano essere le regioni con percentuali di pagamento delle spese correnti più basse (in media il 95%)».
Guardando ai cittadini – argomenta ancora Crif Ratings – a pagare in media «più tasse-tributi sono quelli residenti in Piemonte, Val d’Aosta, Liguria, Emilia Romagna, Toscana, Umbria, Abruzzo e Campania (in media circa 730 euro a testa). Meno vessati invece i residenti di Friuli Venezia Giulia, Veneto, Trentino Alto Adige, Molise, Calabria e Sardegna (in media circa 490 euro a testa)».
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