CATANZARO La vicenda risale al 2014, ad una operazione della Guardia di finanza di Catanzaro su una presunta truffa all’Inps e all’unione europea. A finire a processo 22 presone che oggi sono state giudicate dal Tribunale collegiale del capoluogo, presieduto da Tiziana Macrì, che ha disposto quattro condanne, una sanzione pecuniaria e 17 assoluzioni. Ad essere condannati sono stati l’imprenditore Annibale Notaris, condannato a tre anni e otto mesi di reclusione, le figlie Francesca Notaris e Maria Notaris a 2 anni e sei mesi di reclusione; 6 mesi sono stati comminati ad Angelina Umbro, moglie di Notaris, mentre alla società Agrin srl è stata applicata una sanzione pecuniaria di 90mila euro. Assolto Antonino Porcaro, ragioniere, consulente e contabile delle imprese Notaris. Secondo l’inchiesta delle Fiamme gialle era stato perpetrato un articolato disegno criminoso ad opera di una associazione a delinquere «costituita da un gruppo d’imprenditori e da un consulente commerciale (Antonino Porcaro, ndr) che, nell’arco di un quinquennio, era riuscita a porre in essere la realizzazione di una sfaccettata frode ai danni del bilancio nazionale e dell’Unione Europea». Sarebbe stato messo in atto un meccanismo che «prevedeva una prima fase destinata al reperimento di terreni da parte degli imprenditori, i quali, stipulati i contratti di fitto e di vendita, in buona parte dei casi risultati meramente fittizi, utilizzavano gli stessi al fine di ottenere e dimostrare presso le competenti sedi una consistenza di terreni tale da giustificare un ingente fabbisogno lavorativo aziendale, che in seguito veniva anche posta a base della richiesta di aiuti comunitari». Martedì il tribunale di Catanzaro ha ravvisato non sussistente il reato di associazione per delinquere dal quale ha assolto Annibale Notaris, Antonino Porcaro, Angelina Umbro, Francesca Notaris e Maria Notaris.
Assoluzione piena, dunque, anche per Domenico Notaris, Fiorella Amato, Floro Caccavi, Giuseppe Anania, Rocco Passafaro, Maria Abbruzzese, Fiorina Amato, Maurizio Bubba, Elisabetta Bubba, Saverio Arabia, Brunella Passalacqua, Carmela Riccelli, Gianguido Mazza, Fausto Longo, Rita Abbruzzese e Carmine Passalacqua.
Il Tribunale, inoltre, ha disposto la confisca dei beni mobili, immobili, quote societarie, e di tutto quanto in sequestro nei confronti di Annibale Notaris, Francesca Notaris e Maria Notaris. Il Tribunale ha ordinato la cancellazione e distruzione delle dichiarazioni aziendali, delle dichiarazioni di manodopera agricola e delle domande uniche di aiuto/pagamento, documenti dichiarati falsi.
Disposto il pagamento alle parti civili – Regione Calabria e Arcea – da liquidarsi in separato giudizio. La corte, inoltre, ha rigettato le domande di risarcimento delle costituite parti civili Inail e Inps. Per conoscere le motivazioni della sentenza bisognerà aspettare 90 giorni. Poi le difese e l’accusa decideranno se ricorrere in appello.
Alessia Truzzolillo
a.truzzolillo@corrierecal.it
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