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Teatro, a Catanzaro il gran finale con l’"Otello"

Domani sera la rappresentazione dell’unica opera lirica in Calabria quest’anno. La soddisfazione dei vertici del Politeama: «Stagione esaltante»

Pubblicato il: 04/05/2018 – 15:51
Teatro, a Catanzaro il gran finale con l’"Otello"

CATANZARO La lirica che a Catanzaro appassiona sempre, e poi l’”Otello”, Giuseppe Verdi, William Shakespeare e Arrigo Boito. Mettendo insieme tutti questi ingredienti esce fuori il gran finale di stagione del Teatro Politeama, che domani sera chiude il cartellone di quest’anno con un appuntamento dal grande impatto emotivo, ammantato da un’attesa che in città si tocca con mano: la rappresentazione dell’”Otello”, per la regista di fama di Luciano Cannito e la direzione d’orchestra del talento calabrese Filippo Arlia.
Sarà l’unica opera lirica rappresentata quest’anno in Calabria, e sarà soprattutto il clou di «un cammino faticoso ma esaltante», commenta il sovrintendente della Fondazione Politeama, Gianvito Casadonte nella conferenza stampa di presentazione dell’evento di chiusura e anche di bilancio dell’attività del teatro catanzarese.
I DETTAGLI DELL’EVENTO Priorità ovviamente ai protagonisti dell’opera. Ecco l’”Otello” secondo Cannito: «Nessuno – esordisce il regista – ha il diritto di toccare un patrimonio universale qual è l’“Otello”, per questo noi ci siamo mossi nell’assoluto rispetto della tradizione, dell’arte di Giuseppe Verdi, di William Shakespeare e Arrigo Boito e dell’intero impianto drammaturgico dell’opera. Il racconto della storia è assolutamente fedele all’originale, così come l’ambientazione e i costumi. Shakespeare e Boito sono stati geniali e modernissimi nell’ideare una storia così potente».
Il regista dell’“Otello” presenta quindi l’intero cast artistico, composto dal famoso tenore Leonardo Gramegna (che sarà Otello), Yoanna Parisi (Desdemona), Dragutin Matic (Iago), Alessandro D’Acrissa (Cassio), Stanislav Chernenkov (Lodovico), Lorenza Zaccaria (Emilia), Guido Bernoni (Roderigo), Gabriele D’Orazio (Montano), Salvatore Pio Grasso (araldo).
Cannito, che dovrebbe essere raggiunto domani sera nel capoluogo calabrese dalla compagna Rossella Brescia, descrive la complessità scenica della rappresentazione in programma domani sera al Politeama, con quattro atti intervallati da una lunga pausa mediana e poi due “mezze scene” tra primo e secondo atto e tra terzo e quarto atto per consentire il cambio di costumi e di scenografia: nel secondo atto dell’opera faranno da comparse anche bambini catanzaresi perché – rileva il regista – «nel corso di alcune prove ho visto che erano letteralmente rapiti dalla rappresentazione, e in generale ritengo che sia bello e giusto coinvolgere anche il territorio».
Molta attenzione e curiosità suscita il protagonista, il tenore Gramegna, che dell’“Otello” sottolinea «la magia», una magia che l’ha evidentemente avvolto quando ricorda di aver pianto nel corso delle prove per «il notevole coinvolgimento emotivo di questo personaggio, lacerato tra l’amore per Desdemona e il dubbio, al punto che nel corso delle prove sono arrivato persino a piangere».
Alla vigilia, il botteghino parla di Politeama quasi tutto esaurito: domani sera è prevedibile il classico sold out.
PARLA IL MANAGEMENT All’incontro con i giornalisti partecipano anche i vertici della Fondazione Politeama, il sovrintendente Casadonte e il direttore generale, Aldo Costa, insieme ai componenti del Cda Nuccio Marullo, Alcide Lodari e Gianluca Tassone, e al presidente del consiglio comunale, Marco Polimeni, in rappresentanza del sindaco di Catanzaro e presidente della Fondazione Sergio Abramo.
Casadonte dice: «Nonostante le difficoltà, grazie agli sforzi della Fondazione, del dg Costa, dell’istituto Tchaikovsky di Nocera Terinese che ha fornito una preziosa collaborazione, del regista Cannito, abbiamo riportato la lirica a Catanzaro. Una sfida per noi impegnativa ma esaltante, una sfida – spiega il sovrintendente del Politeama – che penso sia stata vincente. Voglio poi fare una dedica particolare alle donne vittime di femminicidio, per le quali quest’opera ha un grande significato».
Del resto, se anche Mamma Rai ha deciso di dedicare un servizio all’“Otello” inviando le telecamere di Raiuno al Politeama e di invitare lo stesso Casadonte al programma “Uno Mattina” di lunedì un motivo ci sarà pure.
TEMPO DI BILANCI È però anche tempo di bilanci, per la Fondazione Politeama. Casadonte snocciola qualche dato eloquente, come l’incremento del 40% degli abbonamenti, e aggiunge: «È stata una stagione davvero entusiasmante, perché abbiamo scoperto nuovi attori, perché abbiamo puntato sulle giovani generazioni grazie banche al contributo di maestri come Mauro Avogadro, del Piccolo di Milano, per costruire un percorso formativo per i tanti talenti che esprime questa terra, e, buon ultimo, perché – osserva il sovrintendente – nonostante notevoli difficoltà abbiamo riportato la lirica in città e in Calabria». Gongola anche il direttore generale della Fondazione Politeama, Aldo Costa: «Abbiamo lavorato in un bel clima. Stiamo già programmando anche la prossima stagione, e speriamo di fare non una ma due liriche. Voglio poi rammentare – osserva il dg del Politeama – che il Politeama di Catanzaro è l’unico teatro calabrese che ha una stagione e una programmazione costante, aperta tra l’altro anche al territorio. E siamo un’eccellenza anche nel panorama del Mezzogiorno: basti pensare che Matera, che pure è capitale europea per la cultura, ha un teatro chiuso. Insomma, dobbiamo essere orgogliosi del nostro teatro».
Chiude il presidente del consiglio comunale Polimeni: «Il bilancio della stagione è indubbiamente soddisfacente, e come parte politica dobbiamo continuare a lavorare in sinergia in modo così fruttuoso».

a. cant.

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