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«Giusto sciogliere il consiglio comunale a Sorbo San Basile»

Il Tar del Lazio respinge il ricorso dell’ex sindaco e degli ex amministratori. «Irregolarità e affidamenti fiduciari tipici degli ambienti infiltrati dalla criminalità organizzata»

Pubblicato il: 06/06/2018 – 16:44
«Giusto sciogliere il consiglio comunale a Sorbo San Basile»

ROMA È legittimo il provvedimento con il quale nel giugno dello scorso anno il Consiglio dei ministri, su proposta dell’allora presidente Paolo Gentiloni, deliberò lo scioglimento del Consiglio comunale di Sorbo San Basile per infiltrazioni della criminalità organizzata.
L’ha deciso il Tar del Lazio con una sentenza con la quale ha respinto un ricorso proposto dall’ex sindaco Luigi Riccelli, e da ex amministratori e consiglieri comunali del centro collinare a pochi chilometri da capoluogo calabrese.
L’accesso agli atti del comune era stato disposto dal Prefetto di Catanzaro sulla base di una serie di elementi che avevano portato a ipotizzare condizionamenti da parte della ‘ndrangheta nell’attività dell’ente e dopo l’assassinio di un imprenditore del luogo avvenuto nel luglio 2016.
Per il Tar le risultanze delle indagini riportate nella Relazione del Ministro dell’Interno «disegnano, come rileva il ministro, un quadro di irregolarità e di affidamenti fiduciari, intervenuti in costanza dell’amministrazione eletta nel 2015, che è tipico degli ambienti infiltrati dal fenomeno della criminalità organizzata». I giudici hanno quindi ritenuto che «il provvedimento risulta adeguatamente sostenuto da un quadro fattuale d’insieme attestante il rischio di condizionamento da parte della criminalità organizzata e comprovato da prassi amministrative poco trasparenti, ove non decisamente illegittime, che, sebbene anche precedenti alla gestione nella quale sono stati coinvolti gli odierni ricorrenti, non risultano essere state in alcun modo bloccate, contrastate e/o sovvertite dalla amministrazione subentrante». Per tutto quanto indicato in sentenza, quindi «il ricorso va respinto, poiché infondato».

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