ROMA La Corte di Cassazione ha deciso di annullare con rinvio la sentenza di secondo grado con la quale la Corte d’appello di Catanzaro aveva assolto Gianpaolo Bevilacqua. L’esponente di Forza Italia a Lamezia ed ex vicepresidente Sacal ed ex vicepresidente della Provincia di Catanzaro, era stato coinvolto nell’operazione Perseo con l’accusa di estorsione e concorso esterno in associazione mafiosa. La decisione della seconda sezione della Suprema corte, presieduta da Piercamillo Davigo, ha accolto il ricorso presentato dalla Procura generale contro l’assoluzione in secondo grado. Secondo la Cassazione c’è stata una “esasperata parcellizzazione del narrato accusatorio” delle dichiarazioni dei collaboratori di giustizia e per questo ha deciso per un nuovo giudizio “che non incorra nei profili di illogicità e contraddittorietà”.
Bevilacqua era stato condannato a 4 anni e 8 mesi per concorso esterno in primo grado. Poi l’assoluzione in secondo grado perché “il fatto non sussiste”. Per l’accusa era uno dei terminali politici della cosca Giampà.
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