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L’assessore “arruola” come autisti due ex consiglieri di Siderno

Il sindacato CSA-Cisal contesta la scelta di Mariateresa Fragomeni, che fino a poco tempo fa sedeva tra i banchi del civico consesso della cittadina della Locride

Pubblicato il: 28/06/2018 – 8:06
L’assessore “arruola” come autisti due ex consiglieri di Siderno

CATANZARO L’assessore regionale arruola come autisti due suoi ex “colleghi” nel consiglio comunale di Siderno e il sindacato CSA-Cisal insorge. «Si arricchiscono di un altro paio di professionalità esterne i ranghi della Cittadella regionale, già per la verità abbastanza ampi e variegati. È il neo assessore al Bilancio e alle Politiche del personale, Mariateresa Fragomeni, a dare il via ad una nuova infornata di collaboratori – denuncia il sindacato – che sono già stati assunti con il ruolo di autisti, nonostante la Regione disponga al suo interno di personale di datata esperienza e che assicura la conduzione di vetture di rappresentanza e con un profilo professionale ben preciso di “collaboratore professionale conducente”, così come previsto dal Dgr 651/2001 e ribadito nella “rideterminazione dei profili professionali” con decreto del dirigente n. 3901 del 7 Aprile 2014». Il sindacato spiega che «l’assessore con una nota risalente al 4 giugno 2018 ha comunicato all’amministrazione regionale di volersi avvalere, per le esigenze della sua segreteria e con la funzione di autisti, di due collaboratori, entrambi estranei alla pubblica amministrazione, disponendo nei loro confronti un trattamento economico pari al 50%». «A stretto giro, il 18 giugno 2018, arriva quindi la formalizzazione dell’incarico attraverso un decreto del dipartimento Organizzazione e Risorse Umane con il quale si dà mandato, al competente settore Gestione economica del Personale, di adottare un successivo atto finalizzato all’assunzione del relativo impegno contabile necessario a far fronte alla spesa derivante dal reclutamento dei due autisti. Nulla da obiettare – precisa il sindacato – dal momento che la legge regionale consente agli assessori di avvalersi anche di personale esterno, nominandolo all’interno della propria struttura. La decisione impone però una riflessione sull’opportunità di assumere professionalità esterne senza considerare se l’amministrazione possieda già in organico personale con simili qualifiche e competenze evitando così di intaccare la dignità lavorativa e la sensibilità di questi lavoratori che si vedono per l’ennesima volta messi da parte dal loro stesso datore di lavoro. Crediamo che debba essere il principio del buonsenso e della ragionevolezza a muovere ogni azione e ogni scelta soprattutto in ambito politico, dove è ancor più doveroso adottare comportamenti che non confliggano con gli interessi collettivi, in questo caso un superfluo sperpero di denaro pubblico, e che non mortifichino competenze professionali che la Regione regolarmente retribuisce per essere mantenute in organico». «Con questo il sindacato non vuole limitare la libertà politica nella scelta dei propri collaboratori, prevista anche dalla norma, ma a nostro parere sarebbe stato opportuno, prima di affidare incarichi esterni – continua il sindacato – effettuare una ricognizione interna, in tal modo l’assessore avrebbe senz’altro appreso della presenza di ben cinque autisti assunti nella struttura dell’autoparco regionale, che ricoprono tutti il profilo professionale di collaboratore professionale conducente, e tuttora a disposizione dell’amministrazione. Si tratta di autisti di comprovata esperienza lavorativa, impiegati ed utilizzati nei diversi dipartimenti regionali che svolgono attività di carattere operativo. Autisti che hanno maturato buone conoscenze specialistiche e che nel tempo hanno messo al servizio della Regione Calabria un bagaglio di conoscenza decisivo per l’intera amministrazione che ora si ritrovano in un limbo di incertezza scavalcati persino da personale esterno, bistrattati finanche nell’assegnazione di un adeguato ufficio. I cinque autisti infatti – riferisce il sindacato – condividono una piccola stanza di appena 27 metri quadrati assieme al responsabile dell’autoparco e al responsabile amministrativo per un totale di sette persone. Sono quindi costretti a lavorare in uno spazio esiguo se commisurato alle dimensioni degli open-space presenti all’interno della Cittadella. Dovremmo forse considerarli figli di un dio minore rispetto a tutti gli altri dipendenti? Confinare 7 dipendenti in 27 metri quadrati è una soluzione lesiva della dignità dei lavoratori, una condizione finora passata totalmente inosservata. Eppure ogni giorno transitano da quella stanza centinaia di lavoratori, tra cui dirigenti e direttori generali, possibile nessuno si sia reso conto di questa difficoltà oggettiva?».
«Ci sorprende, inoltre, l’atteggiamento del membro della Giunta regionale dal momento che, in qualità di sindacato, lo scorso 7 giugno avevamo richiesto un incontro – continua il CSA-Cisal – in cui discutere appunto del destino degli autisti dell’autoparco regionale che si trovano in un’inaccettabile condizione di parziale inattività. Perché si è, infine, deciso di non impiegare i lavoratori della pubblica amministrazione – si domanda il sindacato – a vantaggio di collaboratori esterni che magari non possiedono neppure la qualifica di autisti se non la semplice patente di guida? Se sono necessari autisti perché non utilizzare quelli già presenti e remunerati dalla Regione Calabria? Troviamo alquanto paradossale che una simile dimostrazione di spreco di denaro pubblico provenga proprio dall’assessore al Bilancio e alle Politiche del Personale. Proprio da lei non ce lo saremmo mai aspettati. Insomma, non si riesce in alcun modo a fare economia! Una buona amministrazione dovrebbe puntare sulla valorizzazione delle professionalità interne mentre in questo caso assistiamo all’esatto contrario. L’assessore dovrebbe sapere che la razionalizzazione dei costi e il complessivo contenimento della spesa sostenuta per il personale rientra a pieno titolo tra i principali obiettivi di un ente che voglia perseguire l’interesse collettivo. Tutto questo accade peraltro nella regione, ci ha appena ricordato l’Istat, in cui una famiglia su tre vive al di sotto delle soglie di povertà relativa».
«A tutto questo si aggiunge un’ulteriore stonatura nella scelta effettuata dall’assessore, che oltre ad essere palesemente inopportuna contiene connotati imbarazzanti. I due autisti assunti dall’assessore al Bilancio e alle Politiche del Personale – segnala il sindacato il sindacato – risultano essere ex colleghi dell’assessore Mariateresa Fragomeni poiché entrambi consiglieri comunali a Siderno, così come lei stessa prima di rimettere il mandato, oltre che compagni di partito. In un colpo solo troverebbero conferma quelle “logiche” ormai saldamente radicate alla Regione Calabria che, a parole, si dice voler accantonare ma che, nei fatti, rimangono la costante delle condotte amministrative dell’ente». «Quasi certamente, nella scelta adottata dall’assessore non sono prevalsi buonsenso, opportunità e rigore. Un atteggiamento che mai avremmo potuto prevedere o attribuire proprio al neo nominato assessore al Bilancio e alle Politiche del Personale, che in virtù del suo ruolo avrebbe dovuto vigilare rendendosi portavoce delle legittime aspettative di ogni dipendente e operare nel segno della discontinuità dal passato. In ragione di ciò – conclude il sindacato CSA-Cisal – rivolgiamo all’assessore Mariateresa Fragomeni l’invito a revocare al più presto il decreto assumendosi contestualmente l’impegno di utilizzare a pieno titolo gli autisti già presenti nell’organico dell’amministrazione».

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