CATANZARO L’Università della Calabria ed il Provveditorato regionale dell’amministrazione penitenziaria della Calabria, rappresentati, rispettivamente, dal rettore Gino Mirocle Crisci e dal provveditore, Cinzia Calandrino, hanno siglato un Protocollo esecutivo con il quale è stato costituito il “Polo Universitario penitenziario”. «Il Protocollo esecutivo – è detto in un comunicato diffuso dal Provveditorato dell’amministrazione penitenziaria – segue un’intesa sottoscritta nel 2014, con la quale era stato avviato un programma di collaborazione per la didattica, la formazione e la ricerca finalizzato a garantire ai detenuti il diritto allo studio. Grazie al “Polo universitario penitenziario” sarà possibile, per i detenuti italiani e stranieri presenti negli istituti penitenziari della Calabria, usufruire dell’offerta formativa dell’Università della Calabria. Infatti saranno organizzati cicli di lezioni e seminari del tutto simili a quelli che i docenti offrono agli studenti nelle aule universitarie». «Le attività didattiche previste dal “Polo universitario penitenziario” – si aggiunge nella nota – si svolgeranno nell’Università della Calabria e nelle sedi individuate dal Provveditorato regionale dell’amministrazione penitenziaria della Calabria insistenti negli istituti penitenziari “Sergio Cosmai” di Cosenza, “Ugo Caridi” di Catanzaro e “Giuseppe Panzera” di Reggio Calabria. Grazie a questa importante iniziativa si rafforza l’attività posta in essere dal Provveditorato regionale dell’amministrazione penitenziaria della Calabria finalizzata al recupero ed alla risocializzazione dei detenuti».
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