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Censis, Unical seconda tra i grandi atenei

L’ateneo di Arcavacata fa un balzo in avanti e insidia Perugia. Magna Graecia sedicesima (su diciotto) tra le medie università, Mediterranea quinta (su dieci) tra le piccole. Il rettore Crisci: «Ri…

Pubblicato il: 03/07/2018 – 8:42
Censis, Unical seconda tra i grandi atenei

LAMEZIA TERME Bologna prima tra i mega atenei per il nono anno consecutiva, Perugia sempre in testa tra le grandi università statali. Ma è l’Università della Calabria a prendersi una parte dei titoli per il suo balzo in avanti: seconda, nella stessa categoria di Perugia, e a qualche decimo di voto di distanza. La classifica del Censis torna a premiare l’Unical, grazie all’offerta su borse di studio e servizi: il voto complessivo ottenuto è un bel 92 che consolida la performance come migliore accademia calabrese nella graduatoria pubblicata martedì su Repubblica. Per la “Magna Graecia” di Catanzaro e la “Mediterranea” di Reggio Calabria cambiano gli ambiti e anche il voto finale assegnato facendo la media tra borse di studio, servizi, strutture, comunicazione e servizi digitali, internazionalizzazione. Catanzaro si piazza al 16° posto (su 18 concorrenti) tra i medi atenei: una prestazione – voto 76,2 – penalizzata dalle cattive performance alle voci “borse”, “strutture” e “internazionalizzazione”. Reggio Calabria, che partecipa alla graduatoria dei piccoli atenei arriva a metà classifica, quinta su dieci con un punteggio di 83,2. Nel caso dell’ateneo reggino, il risultato finale è determinato dai voti bassi per le borse di studio erogate e per l’internazionalizzazione. Che pare il vero tallone d’Achille degli atenei calabresi: a mala pena sufficiente in tutte e tre le università. La graduatoria del Censis lascia una traccia chiara sulla quale lavorare.
IL RETTORE: «IL LAVORO PREMIA» «Un riconoscimento da record per la nostra università, segno che il lavoro e la costanza alla fine pagano sempre». Commenta così il rettore, Gino Mirocle Crisci, il piazzamento al secondo posto tra i grandi atenei statali dell’Università della Calabria, secondo la classifica del Censis. Una graduatoria suddivisa per categorie omogenee in dimensioni (l’Unical è tra i grandi atenei statali da 20.000 a 40.000 iscritti), relativa all’anno accademico 2018/2019, valutate in base ai servizi, le strutture, le borse di studio offerte agli studenti, la comunicazione e l’internalizzazione. Il balzo in avanti, rispetto allo scorso anno, è stato registrato grazie all’incremento del punteggio sulle borse di studio (110 quest’anno con un +22 punti) e la comunicazione e i servizi digitali (94 con un incremento di 12 punti), che unito alle altre voci ha visto una valutazione finale di 92 punti per l’Unical che arriva sul podio alle spalle della sola università di Perugia, che ha ottenuto 93,8. Punteggi massimi, superiori anche alla stessa Perugia, l’Unical li ha ottenuti anche nella valutazione sui servizi (110).
«La ricerca del Censis è un valido aiuto per gli studenti che vogliono orientarsi nel mondo delle università – commenta il rettore – e i risultati finali che ci premiano con questo secondo posto sono frutto dell’impegno di tutto il personale dell’ateneo, dai docenti al personale tecnico amministrativo, che ci tengo a ringraziare personalmente. Tutti noi siamo orgogliosi quando classifiche prestigiose come quella del Censis ci piazzano in posizioni così alte, che confermano che nulla abbiamo da invidiare ai grandi atenei del Nord».
«I buoni risultati ottenuti – conclude Crisci – ci servono da stimolo per crescere ancora, puntando, in particolare, sul miglioramento dei servizi, sul potenziamento dei laboratori didattici, su nuovi progetti Erasmus e su corsi di laurea con rilascio di titolo congiunto, molto richiesti e caratterizzati per l’alta qualità degli studi e per lo specifico valore aggiunto internazionale»
VISCOMI: «IMPORTANTE AFFERMAZIONE DELL’UNICAL» «La buona posizione conseguita dall’Università della Calabria nella classifica del Censis conferma l’importanza di una strategia di accompagnamento degli studi universitari fatta dall’offerta di servizi adeguati e di un più ampio sostegno finanziario con le borse di studio, come quello messo in atto negli anni che mi hanno visto impegnato in Regione Calabria». Lo afferma, in una dichiarazione, Antonio Viscomi, deputato del Pd.
«È questa la strada che il sistema universitario calabrese – aggiunge – deve perseguire per offrire serie e concrete opportunità agli studenti e alle studentesse della nostra regione e, tramite loro, a tutta la Calabria nel suo complesso. Ogni euro investito nel sistema universitario, ogni euro investito per offrire servizi e per consentire agli studenti di restare in Calabria, avrà un ritorno positivo per tutti».
«Perciò mi auguro che la qualità del sistema universitario regionale – dice ancora Viscomi – possa diventare sempre più una priorità condivisa per gli attori sociali, economici e politici che hanno a cuore il futuro della regione».

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