CATANZARO «È singolare quanto sta accadendo nell’Azienda “Pugliese Ciaccio” dove le organizzazioni sindacali della dirigenza medica, dopo un anno e mezzo di assenza di relazioni sindacali, sono state convocate mercoledì 18 luglio. Nella nota di convocazione, datata venerdì 13 luglio, venivano allegati i due documenti oggetto della riunione e cioè il “Piano delle Performance 2017-2019” e il “Regolamento del sistema di misurazione e valutazione della performance”.
Nel frattempo circolavano notizie che, nel caso le organizzazioni della dirigenza medica non avessero dato nella stessa riunione il loro assenso ai due documenti, non sarebbero state messe in pagamento nel mese di luglio le spettanze della retribuzione di risultato non solo per la dirigenza medica ma anche per le altre categorie di dipendenti. Ipotesi inaccettabili, non corrispondenti al vero, utili solo a mascherare le responsabilità sui ritardi del management nell’attuazione delle precondizioni necessarie». È quanto si legge in una nota diffusa da Federazione Cisl Medici (Accorinti-Pallotta), Anaao-Assomed (Tommasini), Smi-Fvm (Dominianni) e Aaroi (Pagnotta).
«In definitiva – continuano – sembrava si volesse condizionare l’azione e le valutazioni delle organizzazioni sindacali influenzando l’approccio corretto e legittimo nei confronti di una materia complessa e articolata che presenta ampie ricadute sul rapporto di lavoro della dirigenza medica.
La situazione appare paradossale considerando anche che i contratti nazionali di lavoro delle categorie professionali interessate sono diversi e che l’ultimo contratto della dirigenza risale al 2008 mentre quello del comparto è stato sottoscritto recentemente. L’Azienda, pertanto, potrebbe procedere al pagamento del salario accessorio se concordato con le organizzazioni di categoria. Peraltro, è stato già corrisposto un acconto del 30% senza alcun coinvolgimento delle sigle sindacali della dirigenza medica. È evidente, quindi, che non si possono scaricare colpe della mancata retribuzione nel mese di luglio del salario accessorio sulle stesse organizzazioni, mentre invece è proprio la direzione aziendale l’artefice di ritardi, di comportamenti poco trasparenti e di violazioni contrattuali. Basta equivoci. Il Piano delle performance non è materia di concertazione né di contrattazione ma di semplice informativa per cui non necessita di approvazione o di coinvolgimento dei sindacati. Per quanto attiene al regolamento inviato, lo stesso è interamente sovrapponibile allo Schema decretato dal dirigente generale del dipartimento Tutela della salute n. 3262 del 21 marzo 2014, già contestato da tutte le organizzazioni regionali della dirigenza in quanto presentava alcune clausole sul sistema premiante e sulla valutazione dei dirigenti non coerenti con le norme contrattuali vigenti ma contemplate nella cosiddetta riforma Brunetta, ancora non recepita dai contratti nazionali di lavoro. E non è tutto. Il sistema di misurazione e valutazione della performance è collegato al sistema premiante che deve essere definito in contrattazione integrativa decentrata. È per questo motivo che correttamente le organizzazioni sindacali della dirigenza medica hanno chiesto e ottenuto, in presenza del nuovo direttore amministrativo, di cui si è apprezzata la competenza e la correttezza, la convocazione del tavolo di contrattazione che si svolgerà nei prossimi giorni e che dovrà stabilire le modalità di attribuzione del fondo di risultato per la dirigenza medica».
«Cisl Medici, Anaao-Assomed, Smi-Fvm e Aaroi «stigmatizzano il comportamento della direzione Generale e deplorano le notizie fatte circolare, che sono fuorvianti e strumentali, a opera di chi vuole dissimulare ritardi, violazioni e omissioni dell’amministrazione dell’Azienda Pugliese Ciaccio».
x
x