di Gaetano Megna
CROTONE La spaccatura nel Partito democratico di Crotone è più grave di quanto si potesse immaginare. Le avvisaglie si sono avute nelle due riunioni dei giorni scorsi e la conferma è arrivata con la presentazione delle liste per eleggere dieci consiglieri della Provincia. Questa mattina sono state depositate tre liste: quella unitaria (accordo tra DemoKratici di Enzo Sculco e Pd, che fa riferimento al segretario provinciale Gino Murgi); quella di centrodestra, che propone l’elezione del vicesindaco di Petilia Policastro, Costanza Francesca; la lista targata sinistra (Leu), che è stata sottoscritta anche dal consigliere comunale Mario Megna (di contaminazione dem) voluta dall’area dei democrat che non volevano l’accordo con Sculco.
La lista di sinistra, annunciata da quando si è consumata la rottura interna al Pd, è stata presentata alle 11,59, un minuto prima della scadenza dei termini. Sono tre le questioni politiche da rilevare, oltre ovviamente alla spaccatura interna ai dem. La più rilevante, sul piano politico, è quella che Sculco è riuscito a sottoscrivere un accordo con una parte del Pd, che gli consente di fare fuori i suoi nemici all’interno di questo partito e di ridimensionare i sindaci noti come suoi oppositori. L’accordo, infatti, mette in un angolo tutti i dirigenti provinciali, che non volevano contaminarsi con il movimento del “reuccio”. Il Pd si spacca e “i perdenti” non porgono l’altra guancia e, anche se non ufficialmente, sosterranno e voteranno i candidati della lista che fa riferimento a Franco Parise, sindaco di Verzino e dirigente Leu.
Nella lista Pd-Sculco il “reuccio” candida il consigliere comunale di Petilia Policastro Simone Saporito, avversario del sindaco dem Amedeo Nicolazzi, che per parare il colpo candida il suo vice Francesca Costanza nella lista del centrodestra. Il primo contraccolpo dell’accordo, quindi, potrebbe avere come conseguenza l’uscita dal Pd di Nicolazzi. La stessa logica viene usata con la candidatura a Rocca di Neto, anche se una riproposizione. A Rocca di Neto c’è il sindaco Tommaso Blandino (Pd), che non ha nascosto il proprio dissenso per l’accordo con Sculco.
Chi ha voluto l’accordo con Sculco? È la domanda che si pongono in molti. La risposta può essere solo un’ipotesi, tendendo conto dei soggetti che l’hanno caldeggiata: Mario Oliverio. La battaglia è stata, infatti, condotta principalmente da “uomini” di Oliverio. Queste elezioni provinciali, di secondo livello, che non consento gestioni di bilanci e potere come negli altri enti locali non dovrebbero accendere grande appetiti e, invece, diventano occasioni di scontro soprattutto quando in prospettiva ci sono le elezioni regionali, che appetiti ne scatenano moltissimi.
L’ultimo dato che emerge nella presentazione delle liste è il ritorno del centrodestra nella provincia di Crotone. Anche con la lista del centrodestra vengono mandati segnali politici: quello della candidatura del vicesindaco di Petilia Policastro e di Raffaele Villirillo, consigliere di maggioranza a Cutro, dove governa un sindaco targato DemoKratici-Sculco.
Lista Provincia nuova (Pd-Sculco)
Antonio Barberio, Mariangela Caligiuri, Giuseppe Dell’Aquila, Saverio Flotta, Pina Greco, Vincenzo lagani,Gennaro Lerose, Pina Piperio, Simone Saporito, Gina Spina.
Lista Crotone provincia (centrodestra)
Francesco Coco, Francesca Costanza, Anna Curatola, Luigi Lidonnnici, Raffaele Villirillo.
Lista Provincia civica (sinistra)
Domenica Demiglio, Franco Parise, Loredana Gualtieri, Antonio Nigro, Pasqualino Chiarello e Alessandra Begonio.
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