CATANZARO Una proroga di indagine di sei mesi. È quello che la Procura di Catanzaro ha chiesto al giudice per le indagini preliminari relativamente a un procedimento a carico di Simona Albano, 49 anni, amministratore della Siarc di Catanzaro, nota società del capoluogo che storicamente fornisce servizio mensa in molte strutture pubbliche catanzaresi. I reati ipotizzati nel fascicolo sono turbata libertà degli incanti, frode nelle pubbliche forniture, turbata libertà del procedimento di scelta del contraente e truffa. Gli episodi sui quali la Procura di Catanzaro sta indagando sono relativi a ottobre 2015 e febbraio 2016. Simona Albano è iscritta nel registro degli indagati dallo scorso 5 settembre. Il gip dovrà ora decidere se concedere altri sei mesi di proroga per le indagini su quella che, a giudicare dai reati ipotizzati, sembra una gara d’appalto poco chiara che, a quanto pare, sarebbe solo un segmento di una più vasta indagine, condotta dalla Guardia di finanza, sulle attività della Siarc e sui suoi rapporti con la pubblica amministrazione.
x
x