RENDE È stato siglato a Trento l’accordo che avvia il programma “Ehic – Euromediterranean Harmonic Innovation Hub”, attraverso la partnership tra Università della Calabria, Fondazione Bruno Kessler, Ntt Data Italia, Oltre Open Innovation Hub ed Entopan, che svolgerà anche funzioni di coordinamento delle attività. Lo riferisce un comunicato dell’Università della Calabria.
«L’obiettivo – è detto nella nota – è quello di promuovere la nascita di un ecosistema integrato al servizio di una vasta area geografica caratterizzata da potenzialità emergenti, puntando sull’innovazione come generatore di competitività. Il progetto porterà alla realizzazione di un campus dedicato all’innovazione che sorgerà nell’Università della Calabria e che sarà al servizio di tutto il Sud Italia e dei paesi transfrontalieri dell’area euro-mediterranea. Attraverso un approccio multidisciplinare orientato a integrare scienze dure e computazionali con scienze economiche, sociali e umanistiche, l’Ehic si propone di diventare un punto di riferimento per le attività di incubazione, accelerazione, integrazione e scale-up di processi di innovazione in favore di start-up, pmi innovative e spin-off». Alla firma del protocollo e all’avvio delle attività operative sono intervenuti Francesco Profumo e Andrea Simoni, presidente e segretario generale di Fondazione Bruno Kessler, Gino Mirocle Crisci e Luigi Filice, rettore e pro rettore delegato al Centro residenziale dell’Università della Calabria, Walter Ruffinoni e Giorgio Scarpelli, ceo e cto di Ntt Data Italia, Giusy Crimi, ceo di Oltre Open Innovation Hub, e Francesco Cicione, ceo di Entopan.
«L’Università della Calabria – ha dichiarato il rettore Crisci – rappresenta uno dei fattori di successo di un progetto moderno e di visione qual è l’Ehic. Infatti, la scelta e l’opportunità di allettare grandi aziende globali nel localizzare sedi di R&D nei confini del Campus, e da qui ripartire verso nuovi mercati, è una delle traiettorie di sviluppo che la Calabria deve perseguire per sovvertire sostanzialmente la profezia che la vede relegata ai margini del sistema di creazione del valore a livello nazionale. Ci piace pensare all’Italia come un lungo ponte naturale proiettato verso il bacino del mediterraneo in cui la Calabria rappresenta il modulo più avanzato».
«La sinergia con l’Università della Calabria – riporta ancora il comunicato – farà dell’Ehic – Euromediterranean Harmonic Innovation Hub, un vero e proprio campus dell’innovazione, sul modello dei grandi centri internazionali d’oltreoceano, potendo contare sulla disponibilità di un consistente numero di laureati nelle diverse discipline, da impiegare direttamente nel progetto partecipando così, in modo significativo, alla sostenibilità dal punto di vista delle risorse umane presenti».
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