LAMEZIA TERME Una riapertura parziale, in attesa di capire come sviluppare il progetto di riqualificazione e, soprattutto, come recuperare i fondi necessari al mantenimento. Lo stadio “Carlei” di Lamezia Terme, vecchio progetto quasi trentennale e simbolo di una città immaginata anni fa ma di fatto realizzata solo a pezzi sparsi, potrebbe rivedere la luce, seppure flebile. A metterci una pezza sarà la Provincia di Catanzaro guidata da Sergio Abramo, che ha mostrato di avere le idee chiare: prima le operazioni di diserbo e sfalcio della vegetazione, poi l’avvio dei lavori necessari a rendere praticabile la struttura sportiva.
Compito affatto semplice. Perché la struttura, al suo interno, offre uno spettacolo davvero poco edificante: vetri e pezzi di intonaco hanno, per ampi tratti, quasi completamente ricoperto il pavimento; luci inesistenti, così come i servizi igienici, e una situazione di sostanziale abbandono e degrado non semplice da cancellare in poche settimane.
Ma, in ogni caso, continua il lavoro di Abramo che riguarda tutto il territorio provinciale. Il primo cittadino del capoluogo calabrese, infatti, è da tempo interessato a fornire l’aiuto e il sostegno necessario ad una città, quella lametina, senza sindaco da mesi e con una terna commissariale più interessata alla gestione ordinaria che a progetti futuri. E la gestione, l’apertura e in molti casi la riapertura delle strutture in città sembrano il primo importante tassello di un legame – quello tra Catanzaro e Lamezia – destinato nelle intenzioni del presidente della Provincia a durare ancora a lungo. (gc)
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