CROTONE Dopo oltre un anno e mezzo di misure cautelari torna libero l’ex sindaco di Stromboli Michele Laurenzano, accusato di concorso esterno in associazione mafiosa e imputato nell’ambito del processo, con rito ordinario, “Stige”. Il Tribunale collegiale di Crotone, presidente Bilotta, ha accolto l’istanza dei legali di Laurenzano, gli avvocati Enzo Ioppoli, Pino Pitaro e Vittorio Ranieri, disponendo la revoca dell’obbligo di firma. Laurenzano era stato tratto in arresto il 9 gennaio 2017 nel corso dell’operazione Stige, condotta dalla Dda di Catanzaro, che portò all’arresto di 170 persone considerate affiliate e legate alla consorteria Farao-Marincola di Cirò. Dopo un mese di carcere l’ex sindaco di Stromboli ha ottenuto i domiciliari fino a febbraio 2019 quando i domiciliari sono stati alleggeriti nell’obbligo di dimora e di firma. Di recente la misura cautelare consisteva nel solo obbligo di firma che è stato revocato lunedì.
Laurenzano è accusato di concorso esterno perché «in qualità di Sindaco del Comune di Strongoli, pur non essendo inserito stabilmente nella struttura organizzativa del sodalizio di cui al capo che precede, concorreva in esso». Secondo l’accusa, Laurenzano avrebbe cercato di favorire la cosca Giglio, legata ai Farao-Marincola, con una serie di atti, dal “piano spiagge” a tutta una serie di «atti procedimentali al fine di far appaltare lavori a “ditte controllate” e/o indicate dalla cosca e dai suoi fiancheggiatori e/o provvedendo, attraverso atti amministrativi e contabili, quali fittizi mandati di pagamento, ad assegnare a membri della famiglia Giglio delle somme di denaro destinate “apparentemente” a ditte che svolgono dei servizi per l’Ente Strongolese». La prossima udienza del processo Stige con rito ordinario è stata fissata per il 12 settembre.
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