ROMA «Non si può avere paura del voto, tanto più che una mera alleanza tra Pd e M5s sarebbe l’arrocco degli sconfitti». L’ex ministro dell’Interno, di origini reggine, Marco Minniti commenta l’agone politico nazionale, ponendo alcune «condizioni», per un accordo Pd-M5S.
Nel corso di un’intervista rilasciata a Radio Capital nella tarda mattinata di oggi, Minniti ha sottolineato un dato chiaro: «L’arbitro della crisi è il presidente della Repubblica, e lui valuterà. Se riterrà che ci sono le condizioni non per un accordo di basso profilo, tra due perdenti, ma per un accordo più ampio, di legislatura, il Pd ha il dovere di valutarlo nella maniera più aperta possibile, manifestando un senso forte di responsabilità, che d’altro canto è scritto nel DNA del partito».
«Se mettiamo le cose in ordine – è un altro passaggio di Minniti – comprendiamo che non c’è un destino già scritto, e rendiamo evidente che, se si parla con un linguaggio di verità al popolo italiano, la partita non solo non è perduta, ma si può giocare con giuste possibilità di poterla anche vincere».
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