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L’addio della Vono, rabbia e sdegno dei pentastellati calabresi

Il passaggio della senatrice alla renziana “Italia Viva” suscita sui social commenti critici: per la Nesci «la vicenda prova che bisogna pensare bene alla direzione da prendere per le Regionali», l…

Pubblicato il: 26/09/2019 – 12:27
L’addio della Vono, rabbia e sdegno dei pentastellati calabresi

CATANZARO Non l’hanno presa bene, militanti e alcuni portavoce del Movimento 5 Stelle calabrese: la decisione della senatrice Silvia Vono di lasciare i pentastellati per abbracciare la renziana “Italia Viva” (qui la notizia) suscita sui social commenti in genere negativi. E la vicenda diventa anche l’occasione per lanciare messaggi in vista delle prossime Regionali. Cita esplicitamente la Vono la deputata M5S Dalila Nesci, che su facebook posta una sua riflessione, il cui titolo è eloquente: #ByebyeVono. Così scrive la Nesci che aggiunge: «Accolta nella famiglia del M5S, la senatrice Vono faceva parte di un comitato civico con il quale avevamo condiviso negli ultimi anni alcune battaglie per il diritto alla mobilità in Calabria. Mi riferisco alla messa in sicurezza di alcune strade della provincia di Vibo Valentia e di Catanzaro. Sapevo che proveniva dagli ambienti del Pd, ma l’apertura alla cosiddetta “società civile” delle scorse elezioni politiche ha comportato in poco tempo l’aggregazione di persone che non appartenevano alla giovane storia del M5S. Questo episodio per me – prosegue la deputata penta stellata – è la riprova che – prima di fare scelte di “aperture” improvvisate – in territori già segnati dalla cappa mafiosa e dai poteri subdoli, bisogna pensare bene alla direzione da proporre per le prossime elezioni regionali in Calabria. Ci dev’essere un esponente fidato a rappresentare il Movimento 5 Stelle in Calabria e che creda nel suo progetto culturale rivoluzionario. Altrimenti vorrà dire che perderemo l’opportunità di scardinare il vecchio sistema e che – sostiene la Nesci – il progetto alimentato in questi anni sul territorio calabrese è stato un fallimento».
Non cita la Vono ma fa capire chiaramente di rivolgersi a lei la senatrice M5S Bianca Laura Granato, che sempre su facebook, in un post “manzoniano” dal titolo ”La provvida sventura”, afferma: «In un momento così drammatico in cui immagino i miei corregionali passare dallo stupore alla rabbia per aver perduto una senatrice del Movimento 5 Stelle votata anche da loro, mi sento solamente di dire che ogni tanto una batosta capitata nel momento giusto può avere dei risvolti salutari per il Movimento. Manzoni l’avrebbe definita una “Provvida sventura” e così anche io.. Abbiamo preso un abbaglio, ce n’eravamo accorti praticamente già in campagna elettorale, ma era troppo tardi per fare qualcosa. Ora però – prosegue la senatrice Granato – basta tacere sugli errori. Bisogna riconoscerli per non sbagliare più. Agire! Ritengo che questo distacco avvenuto proprio in vista delle Regionali sia stato assolutamente provvidenziale per tutti noi, affinché ci fermiamo un attimo a pensare al motivo per cui ci siamo tutti spesi per il Movimento 5 Stelle, credendo veramente in questo progetto. Quello che ci ha spinto all’impegno politico non è stato l’incarico prestigioso o lo stipendio di cui resta ben poco a fine mese, se si seguono le regole del Movimento, bensì la missione che ci avrebbe portato finalmente a trasformare questo Paese nel luogo di civiltà e sostenibilità in cui tutti sogniamo di vivere».
Secondo la Granato «ora che avremo l’opportunità di scegliere i nostri candidati regionali dovremo stare molto attenti a operare una scelta soprattutto etica, orientata verso il candidato più idoneo a rappresentare quei principi e quei programmi per i quali tutti abbiamo scelto di operare convintamente. Noi attivisti e portavoce del Movimento 5 Stelle calabresi abbiamo una grande responsabilità: dobbiamo scegliere la scialuppa di salvataggio su cui portare al sicuro i nostri concittadini. Dobbiamo scegliere i nostri candidati non in base alle amicizie, alle impressioni o affidandoci ad improbabili calcoli elettorali, ma imprescindibilmente in base alle prove sui nostri temi che ciascuno avrà dato di sé durante la sua vita, disinteressatamente, dimostrando anche e soprattutto di saper fare un passo indietro,all’occorrenza, in nome dell’interesse collettivo. Meglio un candidato autenticamente nostro nei principi, nei valori e negli ideali, che – conclude la parlamentare del Movimento 5 Stelle – un qualunque portatore di consensi che non farà comunque nulla di ciò per cui lo abbiamo votato… Per cui non rinunciamo mai ad una scelta etica in cambio di specchietti per le allodole, rimarremmo fortemente delusi e vanificheremmo tutto il nostro operato». (acant)

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