di Gaetano Megna
CROTONE Il sindaco di Crotone, Ugo Pugliese, ha incontrato Matteo Renzi, leader di Italia Viva. Prima di Renzi, Pugliese, lo scorso 21 settembre, aveva incontrato il segretario nazionale del Partito democratico, Nicola Zingaretti. All’incontro con Zingaretti c’erano tanti altri primi cittadini di città metropolitane e capoluoghi di Provincia. L’incontro con Renzi, invece, è stato del tutto riservato. Pugliese, quando gli viene posta la domanda dell’incontro con Renzi, si limita a sorridere e non risponde. Non smentisce e non conferma, ma persone vicino a lui dicono che l’incontro è avvenuto. E se l’incontro c’è stato non c’è dubbio che l’argomento del confronto ha riguardato la futura collocazione politica di Pugliese e forse anche dei DemoKratici, il movimento messo in piedi da Enzo Sculco. Chi è vicino a Pugliese dice che il sindaco di Crotone e i DemoKratici hanno una grande considerazione di Renzi. Nel recente passato la consigliera regionale Flora Sculco e il padre Enzo hanno espresso valutazioni favorevoli nei confronti del toscano. Questo fa pensare che la mission assegnata a Pugliese sia quella di creare le condizioni per un passaggio dei DemoKratici in Italia Viva. Questa alleanza potrebbe avere anche “padrini” in altre realtà della Calabria.
Il “reuccio” di Crotone (Sculco) è anche il più fedele alleato calabrese del governatore Mario Oliverio. Non si può escludere, quindi, che addirittura Pugliese abbia avuto la benedizione di Oliverio per la trasferta romana. Gli accordi e i passaggi da una forza all’altra non hanno tempi veloci per evitare di perdere pezzi – non disperdere la dota umana – per cui Oliverio dovrebbe prima di tutto consumare la rottura definitiva con il Pd di Zingaretti, Oddati e Graziano potrebbe avere pensato a mettere in atto una serie di mosse strategiche. Oliverio sa bene che il Pd non può rinunciare a estendere l’alleanza con il Movimento 5 stelle anche in Calabria. Senza alleati la sconfitta è certa e i pentastellati non prenderebbero in considerazione nemmeno l’ipotesi di valutare una riproposizione della candidatura dell’attuale governatore.
Dal canto suo, il Oliverio ha iniziato un braccio di ferro, che può sfociare o in un ritiro della sua candidatura o in una rottura definitiva con il Pd. Nel caso in cui sia la seconda ipotesi la via scelta da Oliverio e dai suoi alleati, l’incontro di Pugliese con Renzi, quindi, potrebbe far parte della strategia messa in campo per preparare le prossime elezioni regionali potendo contare sulla copertura e la benedizione di un riferimento politico nazionale.
L’alleanza Oliverio-Sculco ha già messo a segno un colpo importante con la candidatura a sindaco di Isola Capo Rizzuto di Maria Teresa Vittemberga. Una parte del Pd, quella che non condivide l’alleanza tra Oliverio e Sculco, ha tentato inutilmente di opporsi all’operazione della candidatura di Vittemberga, che ha avuto la benedizione del segretario provinciale dem, Gino Murgi. In caso di elezione, si vota il prossimo 10 novembre, Vittemberga potrebbe dare un contributo importante sul piano dei consensi. Un sindaco appena eletto gode della fiducia dei cittadini. A Crotone l’area dem, che è in linea con le direttive che arrivano dalla segretaria nazionale del partito, non incide molto nelle scelte che fa il partito. In verità, sino ad oggi, non ha nemmeno avuto un sostegno tangibile. A fare da padrone sono gli uomini del governatore della Calabria, che sottoscrivono accordi e programmi con il “reuccio”. Pugliese, quindi, non parla dei suoi viaggi a Roma e l’unica considerazione che si lascia sfuggire riguarda il Pd guidato da Zingaretti; a questo proposito evidenzia: «Non mi convince molto». (redazione@corrierecal.it)
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