CATANZARO Quanto accaduto ieri nei locali della struttura “Madonna dei Cieli “, sede amministrativa della Azienda Ospedaliera “Pugliese-Ciaccio“ sebbene attenuato nella sua gravità dallo stato di bisogno in cui versano i cosiddetti “precari” della Sanità, per larga parte vittime innocenti di quella mala politica trasversale che ha costruito la propria fortuna sulla pelle dei calabresi, non può non essere stigmatizzato e rischia di costituire un precedente estremamente pericoloso per i giorni che verranno.
Luoghi pubblici occupati, benzina sparsa sugli arredi, sulle porte, minacce di appiccare il fuoco, benzina cosparsa sul corpo, minaccia di lanciarsi nel vuoto o di darsi fuoco, attimi di terrore per chi ha avuto la sfortuna di essere chiamato a trovare soluzioni a disastri altrui, cercando di salvaguardare le ragioni di quei lavoratori alla ricerca di uno “status” che qualifichi la loro posizione lavorativa, ma tenendo presente che la legge è un limite invalicabile anche per la Pubblica Amministrazione e che le legittime aspettative di quelle categorie di lavoratori non possono non essere contemperante con le legittime aspettative di chi ha vinto un concorso pubblico e da anni è inserito in valide graduatorie in attesa dell’agognato contratto.
Cercherò di ricostruire la vicenda affinché tutti abbiano contezza degli accadimenti nella loro reale portata.
La vicenda origina da un’altra triste pagina della Sanità calabrese, manifesto pubblico della bieca pratica del voto di scambio, e impresso nella memoria calabrese con il nome di scandalo della Fondazione Campanella.
Il Centro Oncologico in cui si assumeva a chiamata diretta, dimenticando che nella Sanità Pubblica occorre essere vincitori di concorso per essere assunti.
Tutto parte dall’anno 2015 allorquando, a seguito della chiusura della Fondazione Campanella, il Commissario Scura autorizzò un concorso per assunzioni a tempo determinato della durata di 1 anno che , quindi, avrebbero dovuto scadere nel 2016.
Il concorso fu espletato dalla Azienda ospedaliera “Mater Domini” e dalla relativa graduatoria, in cui si collocarono in posizione utile gli Oss e gli Infermieri della ex Fondazione Campanella, si attinse per assumere personale sia presso il Policlinico Universitario “Mater Domini” che presso l’Ospedale Civile Pugliese di Catanzaro.
Da allora quei contratti sono stati sempre prorogati in entrambe le strutture ospedaliere.
*presidente della commisione regionale antindrangheta
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