CATANZARO «Esprimiamo profondo sconcerto per alcuni commenti apparsi di recente in rete e sui social network a seguito dell’esecuzione dell’operazione “Rinascita-Scott” da parte della Dda della Procura della Repubblica di Catanzaro». Così è scritto in una nota della Giunta sezionale dell’Associazione Nazionale Magistrati di Catanzaro.
«Non pare accettabile – continua l’Anm – la impropria personalizzazione dell’operazione, che si ricorda trova fondamento in un’ordinanza cautelare emessa da un Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Catanzaro, a seguito della richiesta avanzata dalla Procura. Ed appare altrettanto grave che all’operato della magistratura calabrese vengano attribuite finalità politiche e comunque ulteriori rispetto a quelle del solo perseguimento di fatti di reato». Sempre nella nota viene sottolineato come «delegittimare di fronte all’opinione pubblica l’operato della Magistratura, significa di fatto allontanare tutti i cittadini dalle istituzioni, privandoli della necessaria fiducia nei confronti del sistema giustizia e rendendo ancora di più ardua l’opera di repressione della delinquenza e del malaffare. La Giunta sezionale di Catanzaro interviene a chiedere rispetto per il lavoro di tutti i Magistrati e delle Forze dell’ordine, impegnati nella difficile opera di contrasto alla criminalità organizzata, in un territorio, quale quello calabrese, gravemente afflitto dal fenomeno mafioso».
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