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"Mazzetta" da 700 euro, l'ex prefetto di Cosenza ai domiciliari

Misura eseguita dalla Squadra mobile. L’accusa è induzione indebita a dare o promettere utilità. I messaggi whatsapp con l’imprenditrice che l’ha denunciata. Le indagini si estendono all’utilizzo d…

Pubblicato il: 02/01/2020 – 13:24
"Mazzetta" da 700 euro, l'ex prefetto di Cosenza ai domiciliari

COSENZA È finita agli arresti domiciliari Paola Galeone, ex prefetto di Cosenza. La misura, disposta dal Gip e richiesta dalla Procura di Cosenza guidata da Mario Spagnuolo, è stata eseguita mercoledì dagli uomini della Squadra mobile a Taranto, dove la funzionaria del ministero dell’Interno si è recata nei giorni scorsi. Galeone è accusata di induzione indebita a dare o promettere utilità, fatto commesso tra il 23 dicembre e il 28 dicembre 2019. La una vicenda è deflagrata nei giorni scorsi.
L’INCONTRO AL BAR Il fatto è avvenuto lo scorso 26 dicembre, quando il prefetto di Cosenza ha incontrato la presidente dell’associazione “Animed” in un bar cittadino per intascare una mazzetta da circa 600 Euro. Scambio convenuto attraverso alcuni messaggi whatsapp dove alla comunicazione dell’avvenuta emissione della fattura fittizia, Galeone risponde così: «Hai tutta la mia stima. Vedrai insieme faremo grandi cose». È il 24 dicembre e Cinzia Falcone ha comunicato il “movimento” ritenuto essenziale dall’ex prefetto ai fini della distrazione di 1200 euro dal Fondo di rappresentanza che, così facendo, non torneranno al Ministero. Il giorno prima, il 23 dicembre, sempre Galeone aveva spiegato che «era meglio che la fattura fosse di 1220 euro proprio perché non apparisse uguale alla somma residua rimasta disponibile nel Fondo». Così si arriva al 28 dicembre e al blitz programmato da parte degli agenti della mobile in relazione allo scambio programmato quattro giorni prima, quando Falcone, sempre via whatsapp, aveva comunicato la sua disponibilità: «Buongiorno, quando vuoi per quel caffè».
L’INCHIESTA SI ALLARGA Per capire se la consegna della “mazzetta” sia stato un episodio isolato, gli agenti della squadra mobile di Cosenza stanno passando al setaccio tutti i documenti relativi al rimborso spese che riguardano gli uffici prefettizi e nei quali compare il nome dell’ex Prefetto di Cosenza. Capire se la vicenda balzata agli oneri della cronaca il giorno della vigilia di Capodanno sia circoscritta alla sola richiesta avanzata a Cinzia Falcone è una priorità degli uffici della procura della repubblica di Cosenza che scandagliando i documenti contabili ricostruirà tutti i movimenti finanziari che negli ultimi tempi hanno riguardato il palazzo di Governo cittadino di Piazza XI settembre.

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