LAMEZIA TERME In un’iniziativa organizzata da Fondazione Trame e Ala Onlus, è stato presentato a Lamezia Terme il libro di Massimo Bray “Alla voce cultura” (Manni Editore) che racconta, in forma di “diario sospeso”, la sua esperienza da ministro per i Beni, le Attività culturali e il Turismo nel governo Letta. “Alla Voce Cultura” racconta perché questa dovrebbe diventare centrale per la vita politica e sociale in un’epoca di grandi trasformazioni: per alimentare la conoscenza come presupposto per la condivisione di valori e la nascita di nuove comunità di cittadini consapevoli; per tutelare il patrimonio italiano, memoria della nostra storia e chiave del nostro futuro; per promuovere nuovi modelli di partecipazione e democrazia e valorizzare la cooperazione internazionale come strumento di dialogo e di pace. Più un manifesto politico che un diario intimo. E alla fine quello che emerge veramente è che un politico che voglia lasciare tracce importanti del suo lavoro non deve dimenticare di praticare le virtù piccole, quelle che riducono le pretese del singolo a favore dell’armonia dell’insieme. La cultura secondo Bray è essenziale per leggere i cambiamenti, le motivazioni della crisi, le indicazioni per il futuro sono uno strumento per la crescita della partecipazione e della democrazia, per sentirsi parte di una comunità solidale. La cultura serve per alimentare la conoscenza come presupposto per la condivisione di valori e la nascita di nuove comunità di cittadini consapevoli; per tutelare il patrimonio italiano, memoria della nostra storia e chiave del nostro futuro; per promuovere nuovi modelli di partecipazione e democrazia e valorizzare la cooperazione internazionale come strumento di dialogo e di pace. La riflessione su questi temi passa anche attraverso le esperienze da ministro: le missioni, l’ascolto delle esigenze e delle istanze di cambiamento, sul piano politico e su quello tecnologico, la convinzione che attraverso la cultura si possa creare comunità e che esista un filo rosso che lega le miriadi di singoli e associazioni attive nella promozione culturale. «La cultura è uno strumento straordinario per rilanciare la nostra immagine nel mondo – dice il direttore dell’Istituto della Enciclopedia Italiana Treccani – è essenza, è identità e noi dobbiamo concentrarci sul valore della cultura e avere a cuore la cultura del valore. E ‘importante sottolineare in Italia che chi ha la fortuna di impegnarsi nelle istituzioni deve farlo con passione pensando all’interesse pubblico e a quelle che sono le aspettative dei cittadini e mai agli interessi personali». Nel dialogo con il pubblico che è intervenuto alla presentazione, Massimo Bray ha riconosciuto lo straordinario valore di esperienze come quelle di Trame «progetti che contribuiscono a costruire quella sensibilità atta a favorire la nascita di una futura classe politica».
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