LAMEZIA TERME Procede a ritmo serrato la campagna elettorale di Luigi Muraca, avvocato lametino in corsa per il consiglio regionale con la lista “Jole Santelli Presidente”. Muraca ha preferito puntare sui contenuti, incontrando direttamente i cittadini nella sua sede, per stimolare il confronto sui temi chiave di cui dovrà occuparsi la prossima Giunta Regionale.
Ieri è stata la volta dei giovani, con i quali si è discusso di innovazione e sviluppo presso il punto d’incontro in centro a Lamezia Terme.
Il candidato ha introdotto il dibattito, presentando un’importante realtà lametina, la società hi-tech Bioage, esempio concreto delle eccellenze di cui la Calabria può andare fiera.
Bioage partecipa con propri progetti ai bandi emessi direttamente dalla UE ed, a tal proposito, Muraca ha evidenziato l’assenza di standard comuni tra Bruxelles, Roma e Catanzaro per valutare l’affidabilità dei progetti e la necessità di sburocratizzare l’attuale sistema d’accesso ai finanziamenti europei, che ingessa le procedure a tal punto da scoraggiare anche le aziende più qualificate.
«I prossimi cinque anni – ha commentato Muraca – saranno fondamentali per avviare una politica che argini la fuga dei nostri giovani dalla Calabria. E’ quindi fondamentale investire sulle nuove tecnologie, ripensando la strategia dell’Agenda digitale per renderla più concreta».
«La Commissione Europea – ha detto ancora – ci chiede di investire maggiormente in ricerca e innovazione e per far tutto questo sarà importante snellire le procedure ed impostare una sinergia permanente con scuole e università».
La parola è, quindi, passata all’Ingegnere Umberto Emanuele di Bioage, il quale ha spiegato ai numerosi presenti l’attività dell’azienda, illustrando i tre progetti che sono valsi alla stessa il prestigioso premio europeo LOPEC: un circuito elettronico completamente realizzato su carta, un innovativo sensore per rivelare i raggi X ed, infine, un sistema in grado di riconoscere le impronte digitali.
Sono stati esposti alcuni prototipi come i guanti dotati di sensori realizzati per la Lamborghini, atti a monitorare la catena di montaggio; un prototipo per alleggerire il bauletto della 500 di Fiat, che consente di aprirlo semplicemente con un “touch”; e ancora un microcircuito, inserito nei blister di pillole usate per cure oncologiche, che consente di controllare la corretta somministrazione dei farmaci.
Nella nostra regione sono presenti tante startup ed incubatori, che meritano la giusta attenzione da parte delle istituzioni che, in assenza di bandi europei, rischiano di perdere il treno dell’innovazione.
«La circostanza che la Calabria sia ancora Obiettivo convergenza è stato il motivo principale per il quale ho accettato la candidatura al consiglio regionale – ha concluso Muraca – si tratta di una sfida decisiva, persa la quale la Calabria vedrà sfuggire importanti finanziamenti, indispensabili per lo sviluppo».
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