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Donazione plasma, Calabria sotto il 90%
Il Programma nazionale, che scadrà nel 2021, prevede che ogni regione aumenti la propria raccolta. I dati regionali non superano le disposizioni
Pubblicato il: 24/01/2020 – 12:44
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ROMA Continua a crescere la raccolta di plasma in Italia, che nel 2019 ha fatto segnare un aumento dell’1,4 per cento rispetto all’anno precedente con 856mila chilogrammi contro 844mila. Lo affermano i dati del Centro nazionale sangue (Cns), secondo cui la raccolta è stata superiore a quanto previsto dal Programma nazionale plasma, che detta il percorso per avvicinarsi maggiormente all’indipendenza strategica dal mercato nordamericano, su cui vengono reperiti i farmaci che non riusciamo a produrre da soli.
Il plasma è un componente fondamentale del sangue che viene utilizzato per produrre farmaci salvavita. Il Programma nazionale, che scadrà nel 2021, prevede che ogni regione aumenti la propria raccolta in una misura compatibile con le proprie possibilità, con l’obiettivo di avvicinare il Paese il più possibile all’autosufficienza, che ora viene garantita al 70-90 per cento a seconda della disponibilità dei singoli plasmaderivati. Contrariamente all’anno precedente nessuna regione ha raccolto meno dell’80 per cento di quanto programmato, con solo Basilicata, Valle d’Aosta e Calabria sotto il 90 per cento. Le regioni in cui si dona più plasma sono le Marche, il Friuli Venezia Giulia e l’Emilia Romagna, che superano i 20 chilogrammi ogni mille abitanti. Più distanti invece la Calabria, la Campania e il Lazio, con le ultime due che però hanno aumentato la raccolta superando quanto previsto dal Programma.
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