di Fabio Papalia
REGGIO CALABRIA La Corte d’Assise d’Appello di Messina ha annullato il secondo ergastolo che era stato comminato nel 1998 al boss Giacomo Latella dalla Corte d’Assise di Reggio Calabria. I giudici peloritani hanno accolto il ricorso del difensore, l’avvocato Giuseppe Nardo, dopo il rinvio della Corte di Cassazione, che nel dicembre scorso aveva già annullato un precedente provvedimento di parziale accoglimento.
Giacomo Latella, 64enne, capo della omonima cosca, egemone nel territorio a sud della città, in particolare nei quartieri di Saracinello, Arangea e Croce Valanidi, è in carcere dal 1992 per gravi reati commessi prima e durante la seconda guerra di mafia, che ha insanguinato le strade di Reggio Calabria dalla seconda metà degli anni ottanta agli inizi degli anni novanta.
Durante la mattanza Latella è sopravvissuto a un agguato nel quale restò ucciso il fratello Pasquale, lui si salvò restando paralizzato a metà. Nel processo Valanidi è stato condannato all’ergastolo. Adesso, per effetto dell’accoglimento del ricorso dell’avvocato Nardo e della commutazione dell’ergastolo nella pena di trenta anni di reclusione da parte della Corte d’Assise d’Appello di Messina, per il boss Latella si profilerebbe un prossimo ritorno in libertà. (redazione@corrierecal.it)
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