CHIARAVALLE CENTRALE «Tamponi per tutti». C’è anche massimo allarme, a Chiaravalle Centrale, il comune in provincia di Catanzaro diventato “focolaio” di coronavirus dopo che è scoppiato il caso della Rsa-casa di cura “Domus Aurea”, nella quale si sono registrati oltre 70 casi di positività tra anziani degenti – 17 dei quali già deceduti – e operatori sanitari. C’è allarme, e anche molta paura. In un videomessaggio facebook, l’ennesimo di queste drammatiche giornate, il sindaco di Chiaravalle Domenico Donato ha lanciato un vero e proprio Sos. «L’1 aprile è finita la drammatica vicenda della “Domus Aurea” con il trasferimento dei pazienti al Policlinico di Catanzaro, ma per noi non è finita lì, invece – ha spiegato Donato – è iniziata una dura battaglia per ottenere quello che è necessario a tutti i cittadini di Chiaravale. Con ordinanza della presidente Santelli Chiaravalle e altri quattro Comuni sono diventati zona rossa perché sono focolaio. Ma essere focolaio non significa tenerci chiusi nel nostro territorio, significa anche che dev’esserci un’azione di screening generale di tutti i cittadini di Chiaravalle. E’ impensabile bloccarci nel nostro paese e non fare quello che è necessario: i tamponi per tutti».
Il sindaco di Chiaravalle ha reso noto di aver «scritto al presidente del Consiglio, al presidente della Giunta regionale, a tutti gli organi sanitari competenti, per richiedere fortemente uno screening di tutti cittadini. I dipendenti negativi sono stati sottoposti a tampone, e alcuni di loro sono risultati positivi al secondo tampone. Alcuni contatti che ci sono stati segnalati dai dipendenti – ha proseguito Donato – sono stati a loro volta sottoposti a tampone, e sono risultati positivi. Ad oggi i tamponi effettuati sono stati 12, e 6 sono positivi». Donato ha quindi concluso: «Ho chiesto l’aiuto di tutti i sindaci del comprensorio, in primis dei sindaci degli altri Comuni chiusi, perché bisogna richiedere con forza e determinazione il controllo di tutti i cittadini, non solo ai sintomatici: abbiamo necessità di avere contezza di quelli che sono presenti sul territorio, anche asintomatici, che possono creare situazioni di grave pericolo». (a. cant.)
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