«Rivolgiamo un urgente ed accorato appello ai governanti della nostra Regione affinché recedano dai loro propositi». Lo sostengono, in una nota congiunta, i presidenti degli Ordini dei medici delle province calabresi, con riferimento all’ordinanza numero 37 della presidente della Regione. «L’emergenza sanitaria in atto – aggiungono i presidenti degli Ordini dei medici – non è affatto conclusa, ce lo ripetono a chiare lettere tutti gli esperti, nazionali e internazionali, per cui dovremo imparare a convivere ancora per un tempo imprecisato con questa mortale minaccia. La fine dell’isolamento assoluto è giusta e necessaria, anche per motivi sanitari, ma richiede la massima prudenza e una attenta gradualità di tempi e modi, contraddetta invece dalla volontà di riaprire locali di ritrovo, che corrisponde, nei fatti, a un indiscriminato via libera per tutti, dalle probabili conseguenze negative che nessuno vuole e che vanificherebbe i sacrifici finora compiuti con enorme senso civico dai calabresi. Ascoltateci! Auspichiamo altresì – concludono i presidenti degli Ordini dei medici – che nella imminente regolamentazione del ritorno di calabresi nella nostra regione siano previsti tutta una serie di garanzie fra l’altro l’obbligo di test specifici e recenti oltre che della doverosa quarantena controllata. Per ogni essere umano i beni primari da garantire e tutelare sono la vita e la salute».
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