RENDE Sulla realizzazione del cimitero comunale i dubbi e le perplessità non sono affatto placate dopo la votazione nell’ultimo consiglio comunale (qui la notizia). La maggioranza, seppur tra le difficoltà ha trovato una quadra ma la minoranza insiste sulla inopportunità di continuare con l’iter varato in consiglio e che porterà alla pubblicazione del bando. «La maggioranza di centrodestra di Rende, proseguendo nella privatizzazione dei servizi comunali, ha scritto una brutta pagina: ha realizzato una delle più grandi privatizzazioni degli ultimi anni, concedendo a un anonimo privato, la possibilità di conseguire lauti profitti sui servizi funerari – scrive in una nota Mimmo Talarico -. Il tutto in nome dell’emergenza sanitaria del vecchio cimitero di Rende. E’ vero, ormai da 4 – 5 anni, le salme sono accatastate in attesa di essere tumulate, ma un nuovo cimitero realizzato e gestito dai privati non risolve l’emergenza, anzi l’accentua. Io ritengo, invece, che occorra verificare tutte le possibilità tecniche per ampliare l’attuale cimitero e nel contempo programmare la realizzazione di un cimitero pubblico gestito dall’amministrazione comunale. Credo che questo tipo di servizi, caratterizzato dall’universalità, debba rimanere pubblico. Sono opere che si possono autofinanziare senza gravare sui precari bilanci comunali. La soluzione approvata in consiglio comunale è, altresì discutibile, sotto altri profili, a cominciare da quello relativo alla viabilità di accesso. L’area individuata è collocata, tra due curve, lungo la trafficatissima strada statale 107 Cosenza – Paola, nei pressi di San Fili, di competenza dell’ Anas, da cui si attendono urgenti chiarimenti relativamente ad eventuali pareri rilasciati».
x
x