di Michele Presta
COSENZA Il comune di Cosenza imbastisce la linea difensiva e si affida ai professionisti della SisMlab per dimostrare la staticità e stabilità di Piazza Bilotti. Con una determina dirigenziale da palazzo dei Bruzi viene conferito l’incarico allo spin-off dell’Università della Calabria per effettuare una serie di rilievi che provino a smontare le tesi d’accusa sostenute nell’inchiesta “Piazza Sicura” condotta dalla Dda di Catanzaro. Come si ricorderà (qui la notizia) sono tredici le persone indagate, tra queste anche il sindaco Mario Occhiuto. Nella richiesta di sequestro, accolta e disposta dal gip distrettuale il 24 aprile, la procura aveva inserito una serie di intercettazioni telefoniche tra gli indagati captate dalla Guardi di Finanza in cui si discute delle peripezie in termini temporali e, gli inquirenti sostengono anche materiali, per prima inaugurare la piazza (il 16 dicembre del 2016 ) e poi permettere che l’esibizione di Alvaro Soleir (nella notte di capodanno dello stesso anno) non fosse minata da nessun intoppo. Così è stato ma per farlo si sarebbero commessi una serie di abusi sui quali adesso gli inquirenti vogliono fare luce. Transenne e nastro segnaletico impediscono l’uso della superficie esterna della piazza così come i locali interni e il parcheggio sotterraneo. Il gip ritiene che sussista un «grave pericolo per i cittadini» l’utilizzo dell’area al centro della città ed è per questo che prima di concedere l’utilizzo provvisorio per effettuare i test ha chiesto che dagli uffici comunali venisse disposto un documento che chiarisse che tipi di rilievi i professionisti scelti dal comune dovessero effettuare.
IL COSTO E I CONTROLLI L’incarico che si è aggiudicato la SisMlab, secondo quanto riportato nella determina dirigenziale predisposta dal dirigente Francesco Giovinazzo, costerà alle casse comunali 28mila e 500 euro. Il comune pagherà i professionisti in tre tranche in base ai lavori effettuati: I primi 8mila e500 euro più iva «alla consegna della relazione relativa alla attività speditiva contenenti dati e giudizi tecnici sulle possibilità d’uso della struttura»; 10mila euro più iva «alla consegna delle relazioni interpretative sulla qualità dei materiali prodotte a seguito dell’analisi dalla documentazione in atti e sulla scorta delle eventuali indagini in situ condotte» e il saldo finale di 10mila euro più iva al «completamento delle attività». Considerato che si tratta di un incarico di ingegneria con importo inferiore a 40mila euro, alla SisMlab è stato possibile affidare l’incarico senza passare da un bando con evidenza pubblica. Il lavoro consisterà: «nell’espletamento di una adeguata verifica tecnica sullo stato delle travi in acciaio poste nell’area museale, comprese saldature e bullonaggio e sulla relativa staticità, a superamento di quanto ipotizzato, sotto il profilo della sicurezza del sito, nel decreto di sequestro preventivo» il tutto dovrà essere fatto «avvalendosi di un esperto in materia di ingegneria strutturale, possibilmente con docenza universitaria». La classificazione delle travi che sorreggono il pavimento sul museo multimediale, così come la qualità delle saldature e del bullonaggio saranno vagliate dagli esperti scelti dall’amministrazione comunale, considerando che la parte consistente dell’inchiesta cerca di fare luce proprio sugli eventuali illeciti commessi per ottenere tutte le autorizzazioni (qui il nostro approfondimento). Il ricorso a professionisti esterni all’amministrazione comunale è stato giustificato dal fatto che i «tecnici comunali sono pienamente impegnati nei compiti di ufficio (come attestato dal dirigente ndr)», che: «sussiste una reale difficoltà di svolgere le funzioni di istituto per la carenza di idonei strumenti tecnici» e che:«sussiste una reale difficoltà di rispettare i tempi dell’intervento». (m.presta@corrierecal.it)
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