LAMEZIA TERME «E’ di fondamentale importanza partire da leggi e strumenti già esistenti e puntare per il Sud e la Calabria in particolare sul concreto rilancio della ZES Calabria faticosamente costruita negli ultimi anni da Stato e Regioni ed allo stato inattuata ed inefficace». Lo sostengono il sindaco di Lamezia Terme Paolo Mascaro ed il presidente ed il dirigente della Lameziaeuropa spa Leopoldo Chieffallo e Tullio Rispoli.
«La Zona Economica Speciale, che in Calabria oltre a Gioia Tauro interessa tutte le aree industriali e portuali presenti sul territorio regionale, l’area aeroportuale di Lamezia Terme ed anche 351 ettari dell’area industriale di Lamezia Terme, su cui sono insediate attualmente circa 100 aziende – proseguono in una nota – può infatti rappresentare uno strumento importante e concreto per la promozione di nuove opportunità di sviluppo per il territorio attraverso specifiche e concrete agevolazioni fiscali e semplificazioni amministrative che potranno consentire anche l’attrazione di nuovi investimenti oltreché il rafforzamento del sistema produttivo locale già esistente». «Siamo certi – scrivono – che tutti i parlamentari calabresi potranno ritrovarsi insieme nelle prossime settimane per portare avanti con forza e convinzione ed in maniera bipartisan questo obiettivo strategico per lo sviluppo calabrese legato alla concreta attivazione della ZES Calabria attraverso mirate risorse economiche automatiche, quali il credito d’imposta aggiuntivo e specifico per le aree ZES, o tese alla riduzione fiscale per le imprese che investono ed all’abbattimento del costo del lavoro agendo sul cuneo fiscale e misure normative finalizzate alla semplificazione amministrativa e burocratica». «In tale ottica – scrivono ancora – Comune di Lamezia Terme e Lameziaeuropa auspicano che nell’ambito del Decreto Semplificazioni in fase di definizione si possa intervenire in maniera concreta ed efficace per ottenere celermente l’eliminazione o la riperimetrazione dell’anacronistico vincolo paesaggistico ambientale Legge n°1497 del 29.06.1939 della Sovrintendenza regionale ai beni storici e culturali ancora gravante sull’intera area industriale di Lamezia Terme che rappresenta un freno per l’applicazione della ZES e per gli investimenti delle imprese. Comune di Lamezia Terme e Lameziaeuropa infine richiedono alla Regione Calabria, dopo il riconoscimento ottenuto negli anni scorsi, di realizzare, nell’ambito della nuova programmazione 2021-2027, un bando regionale con risorse finanziarie mirate a valere sulla legge 181 per le PMI insediate ed insediande nelle “Aree di Crisi Industriale non complessa” del territorio calabrese localizzate nelle aree industriali o aree PIP comunali».
«Ciò – conclude la nota – sulla base della Circolare 16 gennaio 2020 n° 10088 del Ministero dello Sviluppo Economico che definisce i nuovi criteri e modalità di concessione delle agevolazioni per le imprese ed attraverso cui è stato abbassato ad 1 milione di euro il limite minimo degli investimenti necessari per accedere ai fondi rispetto al precedente limite di 1,5 milioni di euro. Le agevolazioni concedibili per le imprese possono arrivare fino al 75% degli investimenti nella forma di contributi in conto impianti, contributi diretti alla spesa e finanziamento agevolato. Soglia minima che, per singoli investimenti, a livello regionale, si potrebbe proporre di abbassare ad euro 500.000».
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