ROMA Resta in carcere l’avvocato Giancarlo Pittelli anche se la sua posizione, in merito ai reati contestati, è stata alleggerita.
La Corte di Cassazione ha annullato senza rinvio, nei confronti dell’avvocato implicato nell’operazione Rinascita-Scott, due capi di imputazione relativi alla violazione del segreto d’ufficio in merito alla vicenda che vede indagato anche il colonnello dei carabinieri Giorgio Naselli. Secondo l’accusa i due avrebbero acquisito «notizie d’ufficio che dovevano rimanere segrete e ne rivelavano o ne agevolavano la conoscenza» in favore di un cliente di Pittelli e di personaggi vicini alle cosche vibonesi.
Resta in piedi il concorso esterno «per avere instaurato con la ‘ndrangheta uno stabile rapporto “sinallagmatico”, caratterizzato dalla perdurante e reciproca offerta di ausilio ed in forza del quale il Pittelli, oltre a garantire la sua generale disponibilità nei confronti del sodalizio a risolvere, anche commettendo specifici reati e comunque sfruttando la propria rete di relazioni personali, i più svariati problemi». (ale.tru.)
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