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«Troppe inefficienze all'Annunziata», il Sul presenta un esposto in procura

Il sindacato si rivolge al tribunale: «Abbiamo da tempo denunciato situazioni che non possono essere accettate. Al pronto soccorso gli operatori sono poco più della metà. Se ci fossero più casi gra…

Pubblicato il: 07/07/2020 – 12:18
«Troppe inefficienze all'Annunziata», il Sul presenta un esposto in procura

REGGIO CALABRIA Il SUL della Calabria, per il tramite del proprio legale Francesco Guido, ha presentato un esposto alla Procura della Repubblica di Cosenza per sollecitare un intervento della magistratura sulle troppe e colpevoli inefficienze della struttura ospedaliera cosentina che generano disservizi ed hanno pesanti ricadute di sofferenza del personale addetto.
«Al Pronto Soccorso dell’Annunziata – sostiene Aldo Libri, segretario regionale del Sul, il sindacato Unitario Lavoratori – gli operatori sono poco più della metà, il triage è nell’impossibilità di fare da prima valutazione, cernita e filtro all’accesso al Pronto Soccorso che è, invece, accessibile da troppe entrate non custodite. Abbiamo da tempo denunciato queste situazioni, inviando all’Amministrazione ospedaliera una dettagliata relazione sulle criticità maggiori, non le uniche, di questo fondamentale reparto. L’Amministrazione non ha ritenuto di rispondere, ma soprattutto non ha ritenuto di agire, lasciando immutata una realtà sulla quale occorre intervenire con decisione».
Secondo il sindacato, ancora, «dovrebbero comprendere che l’estrema ristrettezza del personale rende difficoltoso prestare il giusto grado di attenzione a tutti gli utenti e che si mette a repentaglio la salute dei pazienti che potrebbero non avere tutta l’attenzione che ogni malessere comporta. Se ci fossero più casi medio-gravi contemporaneamente – insiste Libri – il personale sarebbe costretto a fare una scelta su quale affrontare prima, tralasciando, almeno momentaneamente, patologie di analoga complessità. E a fronte di questo disastro l’Amministrazione ospedaliera, inspiegabilmente ma non troppo, decide di non rimpinguare i ranghi del Pronto Soccorso utilizzando il trasferimento lì di personale impegnato in reparti meno affollati e sottoposti a super lavoro e stress».
Il sindacato invita «ancora una volta» l’azienda «ad assumersi la responsabilità di dare risposte all’utenza ed alla cittadinanza, oltre che al personale sanitario, e a provvedere a rimuovere le cause prime dei problemi del Pronto Soccorso, precisamente trasferendo il personale medico e paramedico da altri reparti e funzioni; spostando il triage nella sala, ben più adeguata, posta a pochi metri dalla sua attuale, pressoché inutile ubicazione; tamponando anche provvisoriamente gli accessi pericolosi al Pronto Soccorso e implementare il numero di addetti alla vigilanza».
Richieste definite dal Sul «non trascendentali» ma «praticabili con spese irrisorie o, addirittura, solo ottimizzando la gestione del personale in maniera che i carichi di lavoro ricadano equamente su tutti e non ci sia chi è sovraccarico di lavoro e responsabilità e chi ha poco o nulla da fare».
Per tutta questa serie di ragioni il Sindacato Unitario Lavoratori chiede che la presidente della Giunta Regionale, l’Assessore alla Sanità, il Sindaco di Cosenza e quelli dei comuni limitrofi «intervengano su queste questioni e richiamino l’Amministrazione ospedaliera a più normali e legittimi comportamenti e ad una gestione che miri alla tutela della salute dei cittadini e degli stessi operatori sanitari».

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