REGGIO CALABRIA Si torna in aula agli inizi della prossima settimana. La Conferenza dei capigruppo ha programmato la prossima seduta del Consiglio regionale, che dovrebbe tenersi martedì 14 luglio: com’era prevedibile, al primo punto all’ordine del giorno ci sarà la presa d’atto delle dimissioni di Pippo Callipo, leader di “Io Resto in Calabria” e leader del centrosinistra, sconfitto nella corsa alla presidenza della Regione dalla Santelli nel voto del 26 gennaio scorso. E martedì l’Assemblea legislativa verosimilmente dovrebbe respingere le dimissioni di Callipo, almeno stando all’orientamento che in queste ultime ore si sta profilando tra i gruppi consiliari, non solo di centrosinistra, perché anche il centrodestra – anche sulla scorta di alcune uscite pubbliche, come quella recente del capogruppo di Fratelli d’Italia Filippo Pietropaolo – si starebbe determinando nel senso di rigettare, in prima battuta, le dimissioni di Callipo. Epilogo che ovviamente è scontato per il centrosinistra e in particolare per il Pd, in forza della linea resa nota dal commissario democrat Stefano Graziano poche ore dopo la decisione di Callipo, anche se molti osservatori politici negli ultimi giorni stanno rimarcando il sostanziale silenzio dei dem sulla vicenda, un silenzio molto “strano” se confrontato con le tante dichiarazioni di amore che dai vertici del Nazareno, da Zingaretti e non solo, fino a qualche settimana fa venivano indirizzate all’imprenditore, “abbracciato” dal Pd per legittimare la discontinuità dall’era oliveriana.
Martedì 14 luglio, in Consiglio, quindi probabilmente ci sarà il primo “atto” delle dimissioni di Callipo, che comunque appare irremovibile. In aula, poi, altri ordini del giorno legati ad alcune scadenze: tra questi, il disegno di legge della Giunta regionale per chiedere alla Casa Depositi e Prestiti l’accensione di un mutuo trentennale per un prestito da 100 milioni destinato al ripiano dei debiti delle aziende sanitarie e ospedaliere della Calabria. (a. cant.)
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