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Pegna: «Io incompatibile? Sbagliano gli uffici». E attacca gli alleati: «Subdoli e vigliacchi»

La replica del consigliere comunale all’articolo del Corriere della Calabria: «Potrei pagare tale importo in qualsiasi momento, pure come ennesima donazione alla mia Città»

Pubblicato il: 08/07/2020 – 13:21
Pegna: «Io incompatibile? Sbagliano gli uffici». E attacca gli alleati: «Subdoli e vigliacchi»

LAMEZIA TERME «Ho letto un articolo pubblicato da un quotidiano in merito ad una mia presunta incompatibilità quale consigliere comunale per via di un debito di tremila euro verso il Comune di Lamezia e di centosettantadue euro della società Show Net srl, che amministro, verso la Multiservizi. Da imprenditore ultratrentennale nel ramo delle costruzioni prima e in quello dello spettacolo dopo, ho sorriso per vari motivi, ma ho anche ritenuto necessarie le seguenti considerazioni e precisazioni». Questo il commento del consigliere comunale lametino, Ruggero Pegna, in riferimento ad un articolo del Corriere della Calabria relativo alla presunta «incompatibilità» emersa dalla relazione stilata e firmata dal segretario generale del Comune di Lamezia.
«UN ERRORE DEGLI UFFICI COMUNALI» «Innanzitutto – commenta ancora Pegna – ringrazio il giornalista perché, finalmente, dopo illazioni durate mesi (nessuna illazione dal momento che il debito è evidentemente citato nella relazione ndr) che avevano lasciato supporre chissà quali importi, apprendo quale sarebbe l’entità del debito in discussione. Da figlio di costruttore e io stesso da costruttore per un decennio, ho atteso di avere chiaro il quadro delle contestazioni. Evito di spendere parole sui 172 euro di una bolletta idrica dell’ufficio, utenza attiva da anni, evidentemente sfuggita, certo che stia ridendo anche chi legge. In merito ai circa 3mila euro, preciso innanzitutto che l’istruttoria non è conclusa e che potrei pagare tale importo, evidentemente, in qualsiasi momento, pure come ennesima donazione alla mia Città, ma sottolineo che lo stesso è frutto di mero errore degli uffici comunali, che calcolano i tributi sulla base di visure catastali, che non comprovano la reale proprietà degli immobili, producendo anche un grosso danno erariale allo stesso Ente». «Preciso, a maggior chiarezza – scrive ancora il promoter – che si tratta di importo contestato siccome non dovuto, in quanto riferito ad immobili venduti nell’esercizio dell’attività di costruttore, ovvero mai entrati nel mio patrimonio personale, per i quali il mio legale, avvocato Lio, ha trasmesso regolari atti notarili. Ciò evidenziato, anche in merito a questo importo, ho sorriso, ma amaramente per varie ragioni».
I RISVOLTI POLITICI Per l’attuale consigliere comunale alla base di questa presunta “crociata” nei suoi confronti ci sarebbero anche alcuni “traditori” ed ex alleati nel corso dell’ultima tornata elettorale: «A sollevare questo problema, ripeto inesistente nel mio caso, – scrive Ruggero Pegna – è stato il signor Vincenzo Ruberto, assistito dall’ex sindaco Pasqualino Scaramuzzino (entrambi del mio stesso partito e, deduco, ipocritamente al mio fianco in campagna elettorale), con lo scopo di prendere il mio posto in consiglio comunale, a suo giudizio per la sua forte tensione ideale e il grande contributo che ha dato a questa città in tanti anni di militanza politica. A tal proposito, non so se ridere o piangere! Non credo che Lamezia abbia ancora bisogno di questi modi subdoli e vigliacchi di intendere la politica, esclusivamente finalizzati a propri tornaconti. Io ho dato la mia disponibilità in modo sincero, senza alcun fine».
IL CONTRIBUTO OFFERTO ALLA CITTÀ «Altra considerazione che mi ha fatto sorridere – commenta il consigliere comunale – è sugli importi: quasi lo zero percento dei circa tre miliardi di vecchie lire che la mia famiglia ha versato a questo Comune in decenni di attività edilizia quali oneri di urbanizzazione, contribuendo alla sua crescita e al fiorire di tante attività commerciali e artigianali. Non solo, il sottoscritto ha realizzato a proprie spese parte della recinzione dello Stadio di Sambiase per i concerti di Dalla e dei Pooh, per renderlo agibile, con la promessa di rimborso dell’allora assessore, rimborso mai ricevuto. Inoltre, ho anche rinunciato ad un’azione legale verso il Comune, per gravi danni prodotti da una concessione del Teatro rilasciata dalla signora Nadia Aiello, con cui mi garantiva il perfetto uso per uno spettacolo, per poi, a biglietti venduti e a pochi giorni, comunicarmi che il teatro non era disponibile». «Evito ogni altra considerazione – conclude – su eventi realizzati in questa città senza alcun contributo comunale, rinunciando a ingenti contributi altrove, ma questo solo per confermare a me stesso le amare riflessioni su una Città dove invidia, cattiveria e interessi personali prevalgono da sempre sul bene comune».

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