di Gaetano Megna
CROTONE Stefano Graziano partecipa, Franco Iacucci resta a Cosenza. All’assemblea cittadina del Partito democratico di Crotone si è presentato solo il commissario regionale dem, Graziano, mentre il commissario provinciale ha deciso di non partecipare per non avallare l’eventuale decisione di fare l’alleanza elettorale con coloro che hanno governato la città pitagorica negli ultimi anni, prima delle dimissioni del sindaco Ugo Pugliese e dello scioglimento del consiglio comunale. Secondo quanto è stato possibile apprendere Iacucci, già ieri sera aveva informato il commissario Graziano che non c’erano le condizioni per garantire la sua presenza a Crotone. Evidentemente Graziano non ha tenuto conto della posizione del commissario provinciale e oggi si è presentato puntuale all’appuntamento.
LA “VECCHIA” CORRENTE Ad attenderlo c’era solo l’area del partito che chiede continuità con il passato. Non c’era, infatti, la “corrente” che avrebbe voluto la discontinuità con il movimento politico che ha espresso Pugliese. Il Pd, già lacerato al suo interno, si spacca ulteriormente. Ieri Iacucci è venuto a Crotone nella speranza di riuscire a mettere insieme i cocci e l’obiettivo non è stato raggiunto. In mattinata ha incontrato l’area, più vicina alle sue posizioni, quella che non vuole alleanze con coloro che “hanno mal governato la città pitagorica” e nel pomeriggio ha incontrato Arturo Crugliano Pantisano e Giuseppe Dell’Aquila, esponenti di primo piano dell’altra area. Questi ultimi due hanno fatto parte della schiera di fedelissimi che hanno sostenuto l’ex presidente regionale Mario Oliverio, che oggi è tornato a “battere un colpo” su facebook, come riportato su questo giornale.
IL TOUR DI IACUCCI Sempre Iacucci ieri ha concluso il suo tour a Crotone tornando ad incontrare l’area amica. Secondo quanto è stato possibile apprendere il commissario provinciale ha avuto parole dure nei confronti delle persone incontrate poco prima. Il Pd resta spaccato e le diatribe crotonesi avranno ora un palcoscenico regionale e probabilmente anche nazionale, considerato che ci sono già stati interessamenti alla vicenda Crotone dei livelli nazionali. Le elezioni si avvicinano velocemente e l’unica cosa certa, a meno di un miracolo, è quella che alla competizione elettorale ci saranno liste contrapposte tra un’area e l’altra del Pd. In verità la contrapposizione c’era anche stata alle elezioni regionali, quando l’area che vuole l’accordo ha votato Flora Sculo candidata nella lista di Democratici e progressisti. La lista del Pd è stata la più votata in tutta la provincia pitagorica ed è risultata la terza in città, dove è stata preceduta da Amore Calabria e Lega.
LE LISTE DI PEDACE Intanto oggi Leo Pedace ha riunito le quattro liste che fanno riferimento a lui: Consenso, Progetto Città Uniti per Crotone, Valore Crotone e Crotone prima di tutto. Quattro liste che potrebbe mettere a disposizione della coalizione con cui dovesse trovare l’accordo. «Si avverte la necessità di individuare una squadra capace di avere intraprendenza, – si legge in una nota – pur rispettando storia e genesi di tutti componenti della stessa, nonché il loro impegno, soprattutto quando questo è privo di dogmi e personalismi». I rappresentanti delle liste hanno avuto «una discussione lunga ed articolata dalla quale è emersa la necessità di coinvolgere tutte le migliori esperienze che la città esprime, al di là di qualsiasi preconcetto politico». Secondo Pedace «la comunità non ha più bisogno di avventurieri o di arruffoni, capaci di generare solo litigi personali senza mai mettere in prima linea gli interessi della collettività tutta».
LA RESA DEI CONTI I rappresentanti delle liste hanno anche discusso del progetto amministrativo che sarà presentato agli elettori: «Un nuovo modello di città – che tenga conto delle complesse limitazioni in essere ai bilanci comunali«. «Restiamo comunque aperti al confronto e al dialogo costruttivo, – conclude il documento – pronti ad accogliere chiunque condivida le idee ed i progetti descritti, al fine di raggiungere l’obiettivo comune: il bene della nostra Crotone». E se Pedace dovesse accordarsi con l’area del Pd che chiede discontinuità con il passato? Questa scelta potrebbe essere l’occasione per una resa dei conti tra vecchi amici e nuovi nemici.
x
x