MILANO Rocco Papalia, considerato uno dei più importanti capi della ‘ndrangheta al Nord, che ha scontato 26 anni di carcere e un periodo in una casa lavoro in Abruzzo, ha fatto causa al Comune di Buccinasco, dove vive, e al sindaco Rino Pruiti.
Oggetto del contendere l’uso del cortile della palazzina in cui abita e in cui «lo Stato ha confiscato alla sua famiglia (sua moglie) due appartamenti, box e una taverna». Lo ha annunciato lo stesso sindaco Pruiti spiegando che «da anni» le strutture sono destinate «a un progetto per minori». Il cortile è quello che dà accesso ai box ora usati dal Comune come magazzino.
«Invece di chiedere scusa e di pentirsi, invece di chiedere il perdono ai parenti delle sue vittime, appena tornato – ha scritto Pruiti sul proprio sito – , una volta riaperti i tribunali dopo la pandemia, ha fatto causa civile al comune di Buccinasco e a me, perché vuole l’uso del cortile dove ci sono i box confiscati dallo Stato e dati in uso al comune (li usiamo come magazzino). Naturalmente, lui e la sua signora, non se ne farebbero nulla di questi 4 metri quadrati di cortile cementato, non si può sostare li ne fare nessuna attività condominiale, evidentemente il loro scopo è un altro: continuare la sfida allo Stato e contrastare l’azione culturale e sociale che in quel luogo stiamo svolgendo dal 2015».
L’udienza è fissata per il 20 novembre «la Giunta ha subito nominato un legale e ci opporremo con qualsiasi mezzo lecito a questa richiesta indecente. L’agenzia per i beni confiscati del nord Italia, tramite il suo Presidente Roberto Giarola, mi ha assicurato la sua piena collaborazione, in giornata informerò la Prefettura di Milano e il ministero degli Interni» ha spiegato il sindaco chiedendo alla popolazione di «sostenere le iniziative che la mia amministrazione metterà in campo».
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